Torre dei venti da ridare al mare

Nella foto: La torre quando era ancora sul mare.
Tra i progetti annunciati dall’AdSP livornese per la valorizzazione culturale e storica dei più famosi monumenti portuali, quello che riguarda la Torre del Marzocco, detta anche “dei Venti” è oggetto dei dubbi di un lettore, Nello Filippi dell’isola d’Elba.
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Mi ha meravigliato leggere sulle vostre pagine che la Torre del Marzocco, uno dei simboli del porto pisano del quindicesimo secolo, sarà di nuovo “riportata mare”: visto che tutta l’area dove sorge è ormai un terminal contenitori e l’intervento propagandato consiste nel farci intorno solo un fossetto di pochi metri…
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La nota continua, ipotizzando uno spreco di risorse e probabili blocchi dello scavo del “fossetto” (|) per affioramenti di altre vecchie opere da salvaguardare.
La chiudiamo qui, per brevità, sperando che il lettore non pensi a una censura, visto che la sostanza all’intervento è rispettata.
Per quanto ci riguarda, dobbiamo riconoscere che oggi la splendida torre esagonale di marmo, attribuita a qualcuno addirittura al Brunelleschi, non potrebbe tornare sul mare viste le trasformazioni di tutta l’area.
Però il progetto del “fossetto” fa parte di un piano ben più vasto e articolato di allargamento del canale di ingresso in Darsena Toscana, indispensabile per aprire il porto industriale di Livorno alle navi delle ultime generazioni. A quel punto, visto che l’allargamento del canale sfiorerebbe le basi della torre, ben venga il ripristino delle sue radici sull’acqua: con l’auspicio che ne venga poi valorizzata anche la fruizione, trattandosi di un vero capolavoro d’epoca della repubblica di Firenze.
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