Guerra navale, la fine del cannone

Nella foto: La copertina del primo tomo.

Siamo arrivati a un anno dall’inizio dell’invasione della Russia nell’est dell’Ucraina e le speranze di pace sembrano più che mai lontane, con tutte le conseguenze anche sui traffici navali di questa strana devastante guerra: strana perché per alcuni è una guerra per delega tra Russia e Stati Uniti, e ancor più strana perché combattuta con regole più politiche che militari (intoccabilità del suolo russo, armi all’Ucraina ma solo “difensive”, materie prime e carburanti usati come arma i ricatti, eccetera). Un altri aspetto, che introduce la domanda del lettore 👤 Leonardo L. di Livorno, riguarda la topologia delle armi usate. Ecco la sua nota:

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La guerra in Ucraina sembra per alcuni aspetti un ritorno al passato, con i cannoni “re delle battaglie” e con altri la sperimentazione di armi del futuro, come i missili navali ed aerei, i droni aerei ma anche subacquei, la sorveglianza satellitare del campo.

Ma se sul terreno il cannone continua ad essere importante, sulle navi sta scomparendo, almeno per quanto riguarda i grossi calibri.

Le battaglie navali 🚢 💣🧨💥 🚢 si combatteranno domani – faccio gli scongiuri – da centinaia di chilometri di stanza tra nave e nave?

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