Trasporti da e per la Cina, ancora fermi
L’ennesimo lockdown cinese sta generando ritardi nelle spedizioni bloccando la catena di approvvigionamento delle industrie europee già piegate dal conflitto in corso. Un’analisi approfondita è redatta dalla dottoressa Lucia Iannuzzi, consulente doganale e co-fondatrice di C-Trade e Overly.
Sulla base delle tendenze attuali – sottolinea Lucia Iannuzzi – gli osservatori cinesi affermano che i blocchi non inizieranno ad allentarsi fino a metà maggio, o forse giugno, poiché il governo mantiene la sua politica zero-COVID. Non bisogna, però, limitarsi a guardare solo ai porti.
Per comprendere l’entità della congestione è necessario guardare alle quantità di carico accumulate nei magazzini terzi o nelle fabbriche, pronto poi a partire o arrivare non appena il governo cinese allenterà le misure.
Oggi gli autisti non possono circolare liberamente per consegnare merce, quindi, è tutto sospeso fino a contrordine.
E, nel momento in cui il contrordine arriverà ci troveremo catapultati ad un anno fa, il periodo in cui i porti furono intasati ed ai ritardi generati dal lockdown si sono accumulati quelli generati dal caos nelle consegne e nello smistamento.
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«È opportuno ricordare che nel 2021 sono state necessarie dalle 6 alle 8 settimane per ritornare ad un flusso regolare di merce, nonostante la durata del lockdown fosse molto più ristretta rispetto a questo. Pertanto, le stime che possiamo fare, ad oggi, sono molto grigie.
Si parla già di messa a rischio per le consegne di Natale»,
afferma ancora Lucia Iannuzzi.
Diversi vettori salteranno Shanghai come scalo fino a metà maggio. L’Alleanza (ONE, Hapag-Lloyd e Yang Ming) aveva già cancellato 36 viaggi a Shanghai a partire dal 14 aprile. Alcuni tra questi, insieme ad altri vettori tra cui Maersk, MSC e CMA CGM, hanno inoltre sospeso l’accettazione di nuove merci refrigerate e pericolose a Shanghai, a causa dello spazio di stoccaggio insufficiente nel porto.
D’altra parte – sostiene il report – le spedizioni di merci aeree sono probabilmente bloccate più che nei porti, ma sono anche soggette a dinamiche in rapido cambiamento.
Delta Air Lines ha esteso il suo embargo su tutte le importazioni e le esportazioni all’aeroporto internazionale di Shanghai Pudong fino al 6 maggio a causa delle restrizioni locali COVID che hanno costretto la compagnia aerea a cancellare tutti i voli per la città. Ancor oggi ci sono problemi. Molte compagnie aeree passeggeri e cargo continuano a cancellare i voli in entrata e in uscita da Shanghai. Un momento non semplice – conclude i report – per cui è necessario prepararsi adeguatamente, anche alla luce delle esperienze passate.
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