Una laurea honoris causa

Maurizio Prato
Dall’Università del Salento di Lecce, centro d’eccellenza a livello internazionale, riceviamo:
Nel centro congressi del complesso Ecotekne (via per Monteroni, Lecce), l’Università del Salento ha conferito la laurea honoris causa in “Biotecnologie mediche e nanobiotecnologie” al professor Maurizio Prato, docente all’Università di Trieste, membro del “Center for Cooperative Research in Biomaterials” – CIC biomaGUNE di San Sebastian in Spagna e Accademico dei Lincei. La cerimonia ha avuto luogo anche in streaming.
Dopo l’apertura del Rettore Fabio Pollice e i saluti del Delegato alla Comunicazione Stefano Cristante, la lettura della motivazione è stata a cura del presidente del consiglio didattico del corso di laurea magistrale in “Biotecnologie mediche e nanobiotecnologie” Tiziano Verri; il professor Ludovico Valli ha letto quindi la “laudatio”, prima di passare la parola al professor Prato per la sua lectio magistralis. Ci sono stati anche brevi interventi musicali.
“È un onore per il nostro Ateneo poter conferire questo riconoscimento al professor Maurizio Prato che, di origini salentine, ha costruito una prestigiosa carriera internazionale”, ha detto il Rettore Fabio Pollice, “La proposta di conferimento, da parte del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali del nostro Ateneo, nasce dal riconoscimento dell’eccezionale valore scientifico di un percorso di ricerca caratterizzato da uno spiccato carattere di interdisciplinarietà con traiettorie che spaziano dalle nanobiotecologie alla nanomedicina e ai biomateriali”.
“Sono felice per questa laurea honoris causa”, commenta Giorgio Parisi, presidente
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dell’Accademia dei Lincei, “che rappresenta un importante e meritatissimo riconoscimento per il lavoro del nostro socio Maurizio Prato, con cui mi congratulo vivamente”.
Eccellente il curricupum del professor Prato, Ricercatore dal 1983 presso il Dipartimento di Chimica organica dell’Università è stato nominato professore associato di Chimica organica nella Facoltà di Farmacia dell’Università di Trieste nel 1992, diventando professore ordinario nel febbraio 2000. Dal 2015 è Ikerbasque Research professor e AXA Research professor presso il centro di ricerca CIC biomaGUNE. Ha ottenuto due prestigiosi finanziamenti dall’ERC, nel 2008 e nel 2020, è stato nominato Socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei nel 2010, della European Academy of Sciences nel 2013, dell’Academia Europaea nel 2015 e dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti nel 2018. È stato nominato professore onorario presso la Xi’an Jiaotong University, Xi’an, China, nel 2013. Ha svolto ricerche presso la Texas Tech University, Lubbock, USA (1980), University College, Dublino, Irlanda (1983), Yale University, (1986-87), University of California, Santa Barbara, (1991-92). È stato professeur invité presso i Dipartimenti di Chimica dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi, nel 2001, dell’Università di Namur, Belgio, nel 2010, dell’Università di Strasburgo nel 2014 e dell’Università di Mons, Belgio, nel 2018 come Francqui Chair.
Ha pubblicato oltre 700 articoli su prestigiose riviste internazionali per un totale di oltre 70mila citazioni e un fattore h di 114.
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Ci congratuliamo anche noi della Gazzetta Marittima, che seguiamo da anni le attività dell’Università del Salento: a conferma che i centri d’eccellenza del Sud Italia sono sempre più riconosciuti a livello internazionale e dovrebbero essere più tutelati, anche sul piano finanziario, da un Paese che ha bisogno di cercelli “stanziali” e non in fuga all’estero.
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