Le donne il vino e il Governo
LIVORNO – Leggo malvolentieri, ma lo devo fare tutti i giorni per lavoro, molti quotidiani e assai più siti web. Malvolentieri perché, a differenza dei miei quattro lettori, non posso semplicemente girar pagina o buttare tutto nel bidone della carta straccia. Ma più che mai malvolentieri perché, pur cercando notizie sui temi vitali del Paese – provvedimenti per l’economia, per le infrastrutture, per semplificare l’orrore di una burocrazia che ormai anche i burocrati ammettono – non trovo che paginate di campagna elettorale. Molte volte più d’insulti ad personam, compresi i temi più privati, che non alle idee.
Tranquilli, non voglio fare il processo alla politica: vorrei solo che la politica – sinistra, centro, destra, grillismo – si dedicasse di più ai pilastri che dovrebbero reggere il Paese: che secondo la Costituzione dovrebbe essere “fondato sul lavoro”. Chiedetelo specialmente ai giovani di buona volontà. Quale lavoro?
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Invece: domenica scorsa le prime pagine erano sulla rissa tra magistratura e politica per una riforma (di entrambe, n.d.r.) da tutti auspicata. Poi la solita crociata sui vaccini, chi li vuole cotti e chi crudi. Poi ancora – paginate e paginate – di campagna elettorale sulle grandi città, e qualche gustosa cronaca di cinghiali in spiaggia tra i bagnanti o a grufolare tra la spazzatura.
La faccio corta: anche sull’ambiente è un susseguirsi di proclami (ebbene sì, anche in queste pagine) ma con pochi fatti perché a ogni legge c’è una controlegge o una interpretazione giuridica che la stoppa. I TAR sono intasati dai ricorsi, perché è chiaro che “piatto ricco mi ci ficco”. Intanto i lavori urgentissimi, per i quali furono addirittura nominati urgentemente i commissari dal Governo passato, non sono ancora partiti (ma i commissari riscuotono). E il “sistema ponte Morandi” in dodici mesi? Caliamo un velo pietoso. E datemi pure la colpa di una visione negativa, da vecchio che come cantava D’Andrè, passa ormai il tempo a stramaledire le donne, il vino e il Governo.
Antonio Fulvi
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