Gorgona isola, le tante carenze
Abbiamo spesso riferito dei ciclici problemi della colonia penale dell’isola di Gorgona, che non solo si riflettono sul (ridottissimo) numero degli abitanti civili, ma anche e specialmente sul personale di custodia. Dall’isola ci hanno oggi girato questa lettera, che è diretta dal sindacato Cisl-Fns al direttore dottor Mazerbo e alle autorità regionali e nazionali del Ministero competente.
Egregio direttore, la situazione complessiva del sistema penitenziario non è certo delle migliori dal punto di vista delle risorse umane, dei mezzi, degli strumenti di lavoro e delle risorse economiche.
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Pur consapevoli di questo contesto generale, tuttavia questo sindacato non può esimersi dal segnalare come la carenza di personale del reparto di Gorgona isola sia divenuta ormai insostenibile.
Da un anno a questa parte, il personale di Polizia Penitenziaria di stanza in Gorgona isola è drasticamente diminuito; non da ultimo la perdita di un’unità che è transitata al Ministero dell’Interno.
Al momento rimangono solo in forza circa 25 unità, a fronte di una popolazione di 90 detenuti, passibile di aumento. È evidente che con questi numeri, per la particolarità del servizio di vigilanza che si svolge nel reparto di Gorgona, in virtù delle caratteristiche morfologiche dell’isola, garantire la sicurezza e l’ordine è diventando sempre più difficoltoso, con seri pregiudizi per l’incolumità del personale di polizia penitenziaria, operatori e con il concreto rischio di paralisi di tutte le attività trattamentali a favore dei detenuti.
Questo contesto determina per il personale di Polizia Penitenziaria un aggravio dei carichi di lavoro, un accorpamento di più posti di servizio e prolungamenti dello stesso orario di servizio a volte anche di dieci ore consecutive, con un accumulo di giornate di ferie da godere che in taluni casi arriva anche a 120 giorni.
Risegnaliamo ancora una volta la gravissima situazione automezzi con cui il personale è costretto a lavorare sull’isola. Mezzi inefficienti, obsoleti e irregolari rispetto i requisiti tecnici di utilizzo previsti.
Le stesse difficoltà le vive quotidianamente anche il personale preposto al servizio navale, non più sufficiente numericamente per garantire i servizi ad esso demandati, con imbarcazioni vecchie di oltre 30 anni, non più idonee tecnicamente alle attuali esigenze operative.
Per quanto sopra Le chiediamo ogni utile iniziativa, anche presso i Superiori Uffici per bilanciare almeno in parte la gravissima carenza di personale segnalata. Per il reparto di Gorgona isola è necessaria l’immediata assegnazione di almeno 08/10 unità.
In tal modo come detto si riuscirebbe a garantire maggiore sicurezza, condizioni dignitose di lavoro per il personale di Polizia, e i percorsi trattamentali di rieducazione per i detenuti. Tutti elementi che allo stato, vista la già citata gravissima carenza di personale, sono di fatto fortemente pregiudicati. Il delegato Cisl-Fns Pierangelo Campolattano.
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Non è mai stata facile la vita sulla Gorgona, da quando i pochi anacoreti che c’erano venivano continuamente vessati dai corsari saraceni agli insediamenti del Granducato di Toscana. E nemmeno nella (breve) stagione dell’“argento del mare”, ovvero la pesca delle acciughe, la gente se la passava bene. La colonia penale a sua volta se ha risolto alcuni problemi ne ha creati altri. Che oggi sono, principalmente, il costo molto alto dell’insediamento, con le ricorrenti voci di dismissione. Una dismissione che potrebbe farne un gioiello turistico, se si riuscisse a salvaguardare l’ambiente e non se ne facesse un deserto come Pianosa. La lettera di Campolattano evidenzia le urgenze maggiori. E conoscendo le capacità dell’attuale direttore dottor Mazerbo siamo certi che darà da fare con il Ministero, cercando soluzioni compatibili alla vita e al lavoro in dignità del suo personale.
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