Export e Cabina di Regia ecco dove cresce l’Italia
ROMA – Tempo di analisi, di proiezioni, di previsioni sul prossimo futuro. Tra due giorni, venerdì 20, dovrebbe essere convocata a Roma la Cabina di Regia sull’internazionalizzazione delle nostre produzioni. C’è giù un’indicazione da parte del recentissimo rapporto ICE-Prometeia: le prime sei “rotte” privilegiate per l’export italiano già oggi puntano nell’ordine a Cina, USA, India, Vietnam, Germania e l’Africa subsahariana. Solo spingendo la promozione verso questi paesi, che hanno un crescente appeal per le merci italiane (specie in campo alimentare) si potrà uscire dalle “secche” che sono state registrate proprio quest’anno, il 2019, che a livello mondiale ha visto un misero incremento dell’1,2% degli scambi globali. Per il 2020, sempre secondo ICE-Prometeia, ci possiamo aspettare un aumento degli scambi mondiali al 2,4%, anche se non mancano incognite (l’uscita “ordinata” della Brexit e il braccio di ferro tra Cina e USA).
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Pare che l’Italia abbia buone prospettive perché – scrive il rapporto – è forte nell’export dei prodotti finiti di qualità, in particolare nel settore del rispetto dell’ambiente. Chimica, farmaceutica e meccanica ad alta qualità tecnologica tireranno di più: ma c’è poi l’agroalimentare che avrebbe forti prospettive di crescita verso una Cina e un’Africa affamate di prodotti coltivabili. Una curiosità: se gli USA confermeranno i dazi sui vini europei, i primi ad essere colpiti saranno Francia e Spagna e per noi si apriranno nuove possibilità di mercato. “Mors tua, vita mea” dicevano i latini: è la legge di mercato.
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