Ponti ed autostrade la logistica in crisi
ROMA – Il disastro delle autostrade creato dalle grandi piogge di novembre sta diventando anche il disastro della logistica italiana. Che come tutti sanno si basa ancora per oltre il 75% nei trasporto pesante stradale. Alcuni porti, come Genova e Savona, sono in allarme rosso perché il flusso delle merci alle banchine e dalle banchine è in emergenza proprio per le difficoltà dei TIR ad arrivarci dal Nord Italia. “Abbiamo una settimana di emergenza – hanno detto dall’AdSP del Mar Ligure Occidentale – poi siamo al collasso”. Ma non stanno meglio altri porti, sia sul Tirreno che in Adriatico. E se le merci non arrivano, va in tilt l’intero sistema economico: specie di questi tempi, con le Feste natalizie alle porte e la necessità di rifornire i centri di vendita con una catena logistica più che efficiente.
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I rimedi? Il governo ha fatto sapere che sono allo studio sospensioni dei pedaggi autostradali su quella che può essere la viabilità alternativa ai tratti interrotti. Un aiuto all’autotrasporto, ma non certo un rimedio capace di ridare tempi veloci ai rifornimenti; anche perché i concessionari delle autostrade interessate all’eventuale sospensione dei pedaggi considerano la proposta del tutto fuorilegge. Rimane ad oggi l’ipotesi di potenziare i trasporti ferroviari cargo, ma la rete non è in grado di fare molto di più: anche perché l’orografia italiana non consente di raggiungere sul ferro tutte quelle località che i TIR hanno sempre potuto collegare. Conclusione: dal disastro è difficile uscirne senza provvedimenti d’emergenza. Ma quali siano e in che tempi ancora pochi lo sanno.
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