Energia elettrica dalle onde del mare
Il dispositivo può essere istallato anche sulle banchine dei porti – Rendimenti oltre il 40%
MILANO – Il Politecnico di Milano ha presentato la nuova spin off Techflue Srl dedicata all’ingegnerizzazione, allo sviluppo e alla commercializzazione di EDS – Energy Double System, un dispositivo semplice, efficiente e sostenibile per la generazione di energia elettrica dalle onde marine. Techflue è partecipata dalla Teze Mechatronics Srl, incubatore e venture capitalist privato localizzato all’interno del polo industriale del gruppo Castellini Officine Meccaniche di Brescia, dalla Tecnomac Srl, Costruzioni meccaniche di Brescia, e da Stefano Malavasi, professore associato di Idraulica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale del Politecnico di Milano.
[hidepost]Il nuovo dispositivo EDS, brevettato e depositato in tutto il mondo dalla start-up – ha spiegato il Politecnico – è installabile vicino a riva prima del frangimento dell’onda anche su strutture già esistenti, come ad esempio le banchine dei porti, garantendo così bassi costi di montaggio. Il suo rendimento è più elevato rispetto a quello di soluzioni simili perché è stato ideato per estrarre l’energia delle onde prima del frangimento sfruttando sia la spinta verticale dell’onda (attraverso il movimento di un galleggiante “float”) sia la spinta orizzontale dell’onda (attraverso il movimento di una pala “paddle”). Per il fatto di essere composto da due dispositivi differenti, il sistema EDS è anche versatile nei confronti delle onde che lo raggiungono perché in grado di sfruttare maggiormente galleggiante o pala a seconda dello stato del mare che è molto variabile sia stagionalmente che giornalmente. Il vantaggio di posizionarsi vicino alla costa agevola inoltre il trasporto dell’energia prodotta e riduce i costi di costruzione della struttura di supporto del sistema, sia nel caso debba essere costruita ex-novo ed a maggior ragione se si possono sfruttare manufatti esistenti. Infine – ha sottolineato l’ateneo milanese – il sistema EDS non ha bisogno di particolari nuove tecnologie per funzionare: infatti si basa sulla trasformazione in energia del movimento imposto dalle onde ad un sistema meccanico; questa caratteristica permette di sfruttare generatori elettrici già in commercio e quindi consente un veloce sviluppo del sistema.
Al momento il sistema è stato testato sperimentalmente ed ottimizzato su modello in scala presso il Laboratorio di Idraulica “G. Fantoli” del Politecnico di Milano. L’ateneo ha evidenziato che i dati di laboratorio sono incoraggianti essendo stati misurati rendimenti superiori al 40%, e previsioni della resa del sistema installato ipotizzano per un sistema composto da sette moduli EDS che occupa 80 metri di costa una produzione annua che può raggiungere 1 GWh traducendosi in un risparmio di CO2 in atmosfera di circa 100 chilogrammi ogni ora, cioè circa 1.000 tonnellate all’anno.
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