La Spezia, salpare martedì 29 il brigantino della solidarietà
LA SPEZIA. Il brigantino della Fondazione Tender To Nave Italia prende il largo con i primi protagonisti del viaggio di solidarietà: studenti con disabilità e pazienti affetti da sclerosi multipla. Riparte da La Spezia la straordinaria avventura solidale di “Nave Italia”, il brigantino a vela più grande al mondo, che è il frutto della sinergia tra la Fondazione Tender To Nave Italia Ets e la Marina Militare.
La campagna numero 18 – spiegano gli organizzatori – vedrà protagonisti, nel primo tratto, «giovani studenti e pazienti fragili, uniti in un viaggio esperienziale capace di abbattere pregiudizi e barriere invisibili».

Foto di gruppo per i protagonisti del progetto
Il primo progetto a salpare, da martedì 29 aprile fino al 3 maggio, si intitola “Svelandoci… In viaggio con Ulisse”, promosso dall’Ipsoea Pastore di Gattinara (Vercelli). A bordo saliranno 24 alunni in età compresa tra i 14 e i 19 anni, con e senza disabilità, che verranno accompagnati dai loro insegnanti. Il percorso sarà interamente vissuto tra La Spezia e il Mar Tirreno, seguendo le orme simboliche dell’eroe omerico.
«Il cammino che si compie alla ricerca della propria identità è un vero viaggio», dice la professoressa Roberta Sala, responsabile del progetto: è in tale circostanza che «ci si scopre attraverso l’incontro con l’altro, l’ascolto, lo stupore». Aggiungendo poi: «La meta non è l’arrivo, ma l’andare».
A seguire, dal 6 al 10 maggio, sarà la volta del progetto “Il viaggio di Esprimo”, a cura del Dipartimento di neuroscienze biomedicina movimento dell’Università di Verona, in collaborazione con Aism e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. A bordo saliranno dieci pazienti affetti da sclerosi multipla con disabilità lieve-moderata, accompagnati da un’équipe multidisciplinare di psicologi ed esperti in scienze motorie.
«Questo progetto rappresenta un ponte tra scienza e vita reale», spiega la professoressa Michela Rimondini, capo progetto. Le attività in mare sono integrate da «un’attenta raccolta di dati neuropsicologici, psicosociali e motori, che ci permetteranno di misurare l’efficacia dell’esperienza su resilienza, attività motoria e qualità di vita».
La campagna 2025 vedrà protagonisti 20 progetti selezionati su 53 candidature provenienti da ogni parte d’Italia. Per la prima volta – viene sottolineato – il viaggio solidale varcherà i confini nazionali per approdare in Grecia: lì sono previste attività istituzionali e inclusive in collaborazione con realtà locali.
Nel suo giro nel Mediterraneo, Nave Italia farà tappa in 11 porti italiani e internazionali – tra cui Civitavecchia, Gaeta, Salerno, Messina, Atene, Gallipoli, Catania, Milazzo, Genova e Imperia – e coinvolgerà 300 beneficiari e 100 operatori specializzati, tra educatori, medici, psicologi e professionisti del terzo settore.
Al centro dell’attenzione dell’intero programma è il Metodo Nave Italia. Si tratta, come viene illustrato dal team promotore, di un modello pedagogico e riabilitativo strutturato in tre fasi: preparazione, navigazione e consolidamento. Bisogna ribadire che «la fase a bordo, centrale e trasformativa, diventa una palestra emotiva e relazionale dove ogni partecipante, immerso nella vita marinara e anche insieme ai marinai della Marina Militare, riscopre il proprio valore attraverso il lavoro di squadra e la responsabilità condivisa».
«Però l’imbarco è solo l’inizio: senza la cura delle fasi di preparazione e consolidamento, le potenzialità di cambiamento rischiano di rimanere inespresse», afferma Gabriele Iannelli, coordinatore dell’equipe dei project manager della Fondazione. «Ma quando il metodo è applicato con rigore, i risultati sono straordinari».