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SOS SICUREZZA

Troppe carenze, la Guardia Costiera blocca una nave

È la terza volta quest'anno che la Capitaneria dispone un fermo

LIVORNO. Quella nave da carico non li convinceva, e alla fine dell’ispezione hanno deciso che le carenze erano tali da costringerli a disporne il fermo. È stato il nucleo del servizio Post State Control della Guardia Costiera a emettere il provvedimento durante le attività relative ai propri compiti istituzionali in materia di sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e salvaguardia della vita umana in mare: nel mirino la nave da carico “Lago di Fiastra”, lunga 190 metri e larga poco meno di 30, battente bandiera liberiana, giunta nel porto di Piombino cinque giorni prima dopo aver lasciato il porto indiano di Vishakhapatnam e avendo come destinazione successiva lo scalo spagnolo di Algeciras. A bordo, a quanto si è appreso, un carico di blumi di acciaio, cioè grosse barre rettangolari.

L’ispezione ha mirato a verificare se la nave e l’equipaggio rispondessero in pieno ai requisiti delle convenzioni internazionali riguardanti la sicurezza della navigazione (da intendere anche come condizioni di vita e di lavoro a bordo).
Secondo gli accertamenti della Guardia Costiera, sono emerse undici irregolarità, di cui due gravi. Le attività hanno incluso verifiche documentali e test operativi, oltre a una complessa esercitazione antincendio. Tutto questo ha messo in evidenza che la nave è al di sotto degli standard prescritti. Dunque, gli ispettori del Port State Control hanno stabilito che sarebbe stato impedito alla nave di riprendere la navigazione.

Secondo quanto è stato possibile sapere, le violazioni riguardano il sistema di gestione della sicurezza a bordo (Ism) na anche carenze relative ai dispositivi di prevenzione e lotta antincendio e prevenzione degli infortuni. Risulta che la medesima nave, a quanto riferito da fonti ufficiali, era stata già sottoposta pochi giorni fa ad un’analoga visita ispettiva da parte di funzionari della bandiera: in tale circostanza erano state riscontrate ben 28 irregolarità.

È questa la terza volta che, a partire dall’inizio dell’anno, il Nucleo Psc della Capitaneria di porto di Livorno ferma una nave in nome, come sempre, dell’esigenza di contrastare l’abbassamento degli standard di sicurezza, garantendo i diritti degli equipaggi e a tutela dell’ambiente marino. Da Capodanno sono già state compiute 40 ispezioni a navi straniere approdate nei porti di Livorno e di Piombino.

La nave è per adesso bloccata in porto a Piombino, e questo nell’ attesa che siano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente ottenere l’autorizzazione a navigare. Soltanto dopo aver corretto tutte le deficienze riscontrate e averle fatte successivamente verificare da parte di funzionari dello Stato di bandiera, potrà essere messa in calendario una nuova ispezione da parte del personale del Port State Control così da poter essere “rilasciata” e ricevere l’autorizzazione alla partenza.

Pubblicato il
25 Aprile 2025

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