ROMA – Risultano essere 2,3 milioni in Italia le persone che hanno subito molestie sul lavoro di vario tipo nel corso della loro vita. E secondo l’ultimo rapporto dell’Istat, l’81,6 sarebbero donne. Di queste, circa 300 mila avrebbero subìto tentativi manifesti di ricatti sessuali. Il 15% di loro avrebbe avuto richieste sessuali in cambio di assunzione o di aumenti di ruolo o retribuzione.
I dati si riferiscono al biennio 2022/23 e l’Istat ha anche registrato il numero degli uomini che hanno parimenti subito molestie sessuali – ma non veri e propri ricatti – sul lavoro: il 2,4%, percentuale modesta ma comunque significativa.
L’Istat ha infine classificato le caratteristiche dele molestie sessuali: si tratta di sguardi ostentatamente offensivi, offese volgari, proposte “indecenti” fino ad atti fisici, come palpeggiamenti e carezze.
L’istituto statistico aggiunge che gli elementi più giovani – ragazze e ragazzi dai 17 ai 25 anni – sono i n più soggetti a molestie sessuali. E conclude dicendo che i dati riscontrati andrebbero letti per difetto, perché una parte non indifferente dagli intervistati/intervistate) ha preferito non ammettere di essere stata molestata anche sotto garanzia di anonimato. Infine c’è anche chi ha ammesso i essersi comportata nel vestiario o negli atteggiamenti, per leggerezza o per innocente provocazione, in modo da provocare involontariamente le molestie.