GENOVA – “Lo abbiamo detto più volte e lo confermiamo anche adesso perché crediamo fermamente che quello che abbiamo sostenuto sia giusto e rispecchi una reale necessità non solo della nostra regione, della nostra città e del nostro porto, ma della più importante area produttiva e logistica del Sistema Italia. La priorità sono le grandi infrastrutture e nessuno può permettersi il lusso o avocarsi in diritto di bloccarle o di posticiparle nel tempo, perché in quel caso ne dovrà rispondere alla collettività intera e specialmente a quei giovani che vedranno andare deluse le loro aspettative di lavoro, occupazione e crescita sociale nella città in cui sono nati nonché dall’unico settore che ha effettive e riconosciute potenzialità di crescita e di sviluppo”.
È l’inizio dell’intervento del presidente di Assagenti Gianluca Croce sulle polemiche intorno alla tempesta giudiziaria in corso nel primo porto d’Italia.
“Non è certo nostra competenza e tantomeno nostra volontà – continua Croce – formulare giudizi su inchieste o Istituzioni, ma è nostro interesse prioritario affermare che la macchina non si può e non si deve fermare.
“Ci riferiamo in particolare a tre opere strategiche rispetto alla cui realizzabilità avevamo ottenuto e pretendiamo oggi di ottenere nuovamente precise garanzie sui tempi e sull’entrata in servizio. La diga, a detta di tutti gli esperti internazionali, è l’unico strumento in grado di far compiere al porto di Genova quell’upgrading che oggi più che mai è indispensabile in un Mediterraneo in cui si stanno ridisegnando rotte e commerci. Confermiamo quindi la nostra fiducia nel Sindaco Bucci che ha la responsabilità commissariale sulla diga e che contiamo possa ripetere il miracolo Genova compiuto con la ricostruzione del ponte Morandi.
“La seconda opera strategica è certamente il Terzo Valico e chiediamo alle Istituzioni di aprire da subito un tavolo di coordinamento che consenta di accelerare bruscamente i tempi di realizzazione del quadruplicamento delle linee da Tortona a Milano per rendere davvero efficace il collegamento fra il porto di Genova, il capoluogo lombardo e Torino.
“Infine la gronda autostradale. Chiunque transiti attraverso il casello di Genova ovest sa perfettamente quanto il sistema autostradale ligure di collegamento con l’hinterland industriale piemontese e lombardo viaggi pericolosamente sulla lama del rasoio di un blackout… In questi giorni sono tornate a circolare voci circa la necessità di reperire fondi e finanziamenti che oggi non sarebbero disponibili. Il Governo ha dimostrato con la concentrazione di investimenti del PNRR proprio sulla Liguria e sul porto di Genova di aver compreso pienamente la strategicità di questi interventi; adesso non possiamo perderci per strada. Il tema dei collegamenti fra porto e le aree oltre Appennino è di importanza davvero strategica anche per il sistema industriale e produttivo più importante del sud Europa”.