GENOVA – Il direttore generale Spediporto Giampaolo Botta si è rivolto, con una lunga lettera aperta, agli autotrasportatori per sottolineare l’impegno dell’associazione a sostenere la loro lotta. “Diffidate di chi dice che siamo contro di voi – scrive Botta – semmai è vero il contrario”. La vicenda sta coinvolgendo gli operatori di Genova, ma si riflette anche in campo nazionale.
Spediporto – ha aggiunto Botta – rappresenta anche autotrasporto e questo, non da oggi, ma fin dalla sua costituzione quando fu in rappresentanza, sul territorio, di Federcorrieri ed oggi di Fedit. Quindi anche autotrasporto.
“Come tali abbiamo sempre sostenuto, lavorando con coscienza e professionalità, il mondo del trasporto su gomma mostrandoci, nei fatti, impegnati al fianco anche della vostra categoria. Volendo ricordare cosa, negli ultimi 20 anni della mia direzione, sia stato fatto, cito tra i tanti ricordi: nel 2003 la telematizzazione del gate di Voltri in import ( c.d. E-Port 1), che consentì di ridurre sensibilmente i tempi di gate out (da 20 minuti a meno di 30 secondi). Iniziativa questa condotta da Hub Telematica, società in allora 90% delle associazioni degli Spedizionieri Agespedo – Consiglio Compartimentale – Spediporto e CGI e pagata in allora, come ancora oggi, dalla merce. Da quel 2003 e per i successivi 10 anni gli interventi informatici sul porto di Genova hanno riguardato principalmente autotrasporto. Questo è un dato di fatto, come è un dato di fatto che a sostenere economicamente la telematizzazione sia stata sempre la merce. Nel maggio 2016 quando scoppio l’emergenza VGM, nessuno sapeva cosa fare, tantomeno le numerose sigle di autotrasporto che si limitavano a chiedere la sospensione di una normativa, quella Solas sul VGM, che non poteva essere né sospesa né abolita, essendo una norma di diritto internazionale. Fu Spediporto a trovare la forza di risolvere il problema con le pese di Tortona, che misero al riparo dal blocco totale centinaia di autotrasportatori. Servizio che continuiamo ad offrire, con soddisfazione dei nostri clienti, impiegando uomini e non telecamere (!), professionalità ed investimenti. Durante la pandemia abbiamo aperto noi il centro per tamponi dedicato agli autisti, sempre a Tortona, dove giornalmente venivano fatti centinaia di tamponi e sempre noi, venendo ai giorni più recenti, continuiamo ad essere in prima linea con gli autisti – grazie ai ragazzi dei Varchi Portuali – ad affrontare i blocchi informatici che nell’ultimo mese hanno colpito il PCS. Grazie alle procedure manuali messe in atto dai varchi di Voltri e San Benigno è stato possibile liberare, nello scorso mese di maggio, centinaia di autisti in ben tre occasioni distinte.
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