Gioia Tauro da l’ok al rendiconto
50 milioni per le banchine di levante

Andrea Agostinelli
GIOIA TAURO. L’avanzo di amministrazione che supera i 121 milioni di euro, il saldo di cassa a quota 163 milioni di euro. Sono i numeri-chiave del rendiconto generale presentato dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, quartier generale a Gioia Tauro, guidata dal presidente Andrea Agostinelli.
L’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare ha dato parere favorevole: l’illustrazione della rendicontazione mostra che il totale delle entrate ammonta a circa 76 milioni di euro a fronte dei 83 milioni di euro destinati alle uscite.
Di queste, – viene fatto rilevare – fra le spese in conto capitale, 62 milioni di euro sono stati destinati ad investimenti infrastrutturali tra i quali, finalizzati all’ulteriore sviluppo delle performance del porto di Gioia Tauro, 50 milioni di euro sono stati impegnati per il finanziamento dei lavori di approfondimento e consolidamento delle banchine portuali di levante nei tratti A-B-C.
L’istituzione portuale calabrese segnala che l’avanzo di amministrazione ex ante 2024 è stato vincolato ad investimenti in opere infrastrutturali per un valore di 72 milioni di euro destinati alla valorizzazione degli scali portuali che ricadono nella propria circoscrizione.
L’ente rivendica la propria “oculata gestione economica”: come “ormai da diversi anni”, è stata “finalizzata anche nel 2024 all’abbattimento delle tasse d’ancoraggio, per un valore complessivo di un milione di euro, da rimborsare alle compagnie di navigazione che attraccano negli scali portuali di competenza dell’ente”, al fine di “sostenere la competitività dei propri porti”.