Unatras: ecco cosa abbiamo ottenuto dal dialogo col governo
Queste le prime risposte dal ministero
ROMA. “Nonostante l’urgenza dei temi evidenziati non abbia trovato sempre soluzioni immediate come attese dalla categoria, abbiamo preferito continuare a mantenere aperto il confronto col governo ricevendo finalmente oggi le prime incoraggianti risposte soprattutto sulle questioni di carattere normativo”. A sottolinearlo è il coordinamento delle principali associazioni di categoria Unatras dopo il faccia a faccia con i rappresentanti del ministero dei trasporti in merito alla vertenza riguardante le problematiche dell’autotrasporto.
Sembrano diversi i toni rispetto ai giudizi messi nero su bianco da un’altra realtà del settore, Trasportounito: Unatras, che raggruppa un vasto arcipelago di associazioni dell’autotrasporto, ricorda la discussione che è stata aperta relativamente alle norme richieste sulla regolarità del mercato e al rispetto della dignità degli autotrasportatori. Il capo ufficio legislativo del ministero – viene segnalato – ha illustrato le due norme cardine su cui si era concentrata la discussione del tavolo delle regole riguardanti le attese al carico/scarico della merce e i tempi di pagamento.
Nei due provvedimenti che integrano la normativa vigente – questo il giudizio di Unatras – vengono rafforzati il principio della corresponsabilità degli attori della filiera e le tutele per il contraente debole (autotrasportatore) con il coinvolgimento dell’Autorità Garante del Mercato. I vertici ministeriali hanno annunciato che le due proposte di norme entreranno nel primo decreto-legge utile che sarà emanato dal consiglio dei ministri.
Quanto alla carenza autisti e al Cqc, l’organizzazione dell’autotrasporto riferisce che i vertici ministeriali hanno annunciato che “sono in corso interlocuzioni con la direzione generale Move della Commissione europea per le semplificazioni da apportare ai percorsi formativi e i miglioramenti tecnici della disciplina, tra cui la previsione dell’e-learning e i quiz d’esame”.
Unatras ribadisce di aver reiterato la richiesta di “eliminare esclusivamente l’obbligatorietà del corso di formazione iniziale così come concepito: oltre ad essere molto oneroso economicamente, costituisce un freno all’ingresso dei giovani alla professione di conducente perché lungo e poco utile allo scopo”.
E rispetto alla formazione iniziale? Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti – si afferma – sta verificando con la Commissione “i margini di manovra affidati agli stati nazionali” e “predisporrà i provvedimenti possibili in un decreto ministeriale” (riservandosi “il recepimento nella delega per le modifiche al codice della strada che sarà emanata entro l’anno”). In questo campo è in corso anche una verifica sulla “efficacia del bonus patenti” e sui “benefici apportati al settore del trasporto merci”.
Capitolo finanziario: non va dimenticato che “la categoria ha subìto un taglio di 12 milioni di euro sui 240 strutturali”. Dal canto suo, il ministero ha evidenziato la necessità di “procedere speditamente alla ripartizione dei 228 milioni per il triennio 2025-2027, pena la non spendibilità delle risorse”. A tal proposito, è stato garantito che ha “recuperato da altri capitoli di bilancio alcuni milioni di euro, che saranno riacquisiti tramite apposito emendamento”.
D’intesa con le associazioni di categoria, – viene rimarcato – il ministero avvierà il decreto di riparto lasciando “immutate le risorse che garantiscono a migliaia di imprese del settore immediata liquidità in corso d’anno relative a deduzioni forfettarie e riduzioni compensate dei pedaggi così come la formazione, con l’impegno di destinare le risorse da recuperare alla voce investimenti nel rinnovo del parco veicolare”. Riguardo a questo aspetto, Unatras annuncia che insisterà per “il recupero integrale delle rimanenti risorse così da rimpinguare totalmente la dotazione iniziale”.
Ancora relativamente agli investimenti, il ministero – si evidenzia – ha annunciato di aver avviato le procedure col ministero dell’economia per l’istituzione del “fondo per il rinnovo del parco veicolare, con una dotazione pluriennale dal 2027 pari a 590 milioni di euro per accompagnare la transizione ecologica e digitale del comparto, precedentemente escluso da altri programmi di finanziamento quali il Pnrr”.
Il coordinamento Unatras, avendo il sostegno dell’unanimità delle federazioni aderenti, ha ritenuto “proficuo” il lavoro istruttorio svolto dal ministero dei trasporti e dichiara che riporterà “i contenuti del costruttivo confronto” alla riunione del proprio esecutivo in agenda per domani, mercoledì 9 aprile. Lo annuncia attendendo che gli impegni assunti dal governo “si concretizzino nell’immediato in appositi provvedimenti di legge e il confronto avviato abbia un seguito costante”.