“Strage” del Moby Prince 34 anni dopo: 140 vittime, zero giustizia
Il Pd: sia creato un museo della memoria per questa tragedia
LIVORNO. In occasione del 34° anniversario della tragedia del Moby Prince, il Pd livornese «rinnova il proprio impegno al fianco dei familiari delle vittime e delle istituzioni che, in questi anni, hanno tenuto viva la memoria e la richiesta di verità e giustizia». Fra le sottolineature, c’è la richiesta di istituire un “museo della memoria” sulla strage del Moby Prince, idea avanzata dal Pd e dai Giovani Democratici attraverso specifica mozione: ne è scaturita una proposta di legge presentata alla Camera dai deputati Pd Simona Bonafè, Marco Simiani, Matteo Mauri e Andrea Casu.
Il consigliere regionale dem Francesco Gazzetti ha presentato una mozione per chiedere un incontro con la commissione parlamentare d’inchiesta. Si propone anche la visita all’ “Armadio della Memoria”, custodito presso la Biblioteca del Consiglio regionale, «luogo simbolico dedicato alle vittime».
I dem ricordano che il consiglio comunale di Livorno, «con un voto unanime», ha sostenuto la richiesta di essere ascoltati dalla commissione parlamentare: l’incontro si è tenuto a Roma il 1° aprile, alla presenza del sindaco e dei capigruppo consiliari («per noi presente Piero Tomei»). Alla commissione, la terza su questo argomento, è stato chiesto di essere, come ricordato dal sindaco, «la commissione “definitiva”, capace di giungere finalmente a una verità condivisa».
«Ricordare il 10 aprile non è solo un atto doveroso ma è un impegno morale verso le vittime, i loro familiari e l’intera comunità», afferma Alberto Brilli, segretario dell’Unione Comunale del Pd di Livorno.
«Accanto alla memoria – prosegue Alessandro Franchi, segretario della federazione livornese dem – c’è la responsabilità della giustizia. La verità deve emergere con chiarezza, e il lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta e delle istituzioni, dalla Regione al Comune, va sostenuto con convinzione. La politica deve accompagnare questo percorso fino in fondo».
Questo è il calendario delle iniziative per l’anniversario
LIVORNO. A 34 anni di distanza dalla tragedia, la “strage” del traghetto Moby Prince resta per i livornesi «una ferita aperta», come ha efficacemente detto il nuovo procuratore capo Maurizio Agnello. Morirono 140 marittimi e passeggeri nel rogo originato a bordo dopo la collisione con la petroliera Agip a pochissime miglia dalla costa livornese di Antignano: è stata la più grande sciagura della marineria civile italiana dal dopoguerra (quasi il triplo di vittime del transatlantico Andrea Doria).
I familiari e la coscienza collettiva non hanno avuto giustizia: «140 morti, nessun colpevole», come recita lo striscione-simbolo delle lotte per chiedere la verità. Il primo significato è evidente: la storia giudiziaria di questa vicenda è stata sicuramente paradossale e non ha portato ad accertare in sede di giudizio nessun tipo di responsabilità. L’altro significato è ancor più amaro: nessuno delle 140 vittime era colpevole di qualcosa, le responsabilità sono in capo ad altri.
Oggi, giovedì 10 aprile, in occasione del 34° anniversario della sciagura, il Cmune annuncia le iniziative «per non dimenticare» (con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, dell’Associazione “140 Familiari delle Vittime del Moby Prince” e dell’associazione “10 Aprile Vittime del Moby Prince”).
- alle ore 11, in Fortezza Nuova, deposizione di una corona presso il monumento in ricordo delle vittime;
- alle ore 12, in cattedrale, la celebrazione della messa,
- alle ore 14.30 a Palazzo Civico, il saluto del sindaco livornese Luca Salvetti ai familiari delle vittime e ai rappresentanti delle istituzioni. È prevista una diretta streaming della cerimonia in Consiglio su https://livorno.consiglicloud.it/
- alle ore 16.30 da Piazza del Municipio partirà il corteo che raggiungerà l’Andana degli Anelli (Porto Mediceo) passando da viale Avvalorati, piazza della Repubblica, via Grande, piazza Micheli, ponte dei Francesi;
- alle ore 17 all’Andana degli Anelli deposizione del cuscino di rose inviato dal presidente della Repubblica e della corona di alloro del Comune. Come igni anno, a questo punto saranno letti uno ad uno i nomi delle vittime e lanciate le rose in mare.
Alle iniziative legate all’anniversario parteciperanno, oltre alle istituzioni cittadine: Pietro Pittalis presidente della terza commissione parlamentare d’Inchiesta e delegato dal presidente della Camera dei Deputati, il deputato Andrea Quartini, membro della commissione, la deputata Chiara Tenerini e il consigliere regionale Francesco Gazzetti.