Navi da crociera, l’impatto a Livorno
LIVORNO – La recente inaugurazione del City Terminal Cruise della Porto 2000 ha riportato un momento l’attenzione sul traffico portuale delle navi da crociera: che è stato nel 2024 uno dei pochi comparti in forte crescita per le banchine labroniche. In crescita importante, non solo per il porto, ma anche per l’indotto sul territorio, visto che secondo i dati forniti spesso dagli specialisti ogni crocerista che sbarca lascia sul territorio, in piccole spese, ricordini etc, una media di 30/50 euro a testa. Considerato che siamo ormai vicini al milione di sbarchi in un anno, si fa presto a calcolare il valore economico dell’indotto: senza considerare un’altra importante ricaduta, quella che ogni turista una volta rientrato a casa farà una pubblicità importante tra amici e conoscenti, invitando altri a fare la stessa esperienza.

Banchine utilizzate per l’ormeggio dalle motonavi passeggeri
Dai dati dell’Avvisatore emergono alcune altre considerazioni. La prima è che la compagnia MSC continua ad essere MSC con due navi, “Grandiosa” e “Fantasia” che sono state le più assidue. “Grandiosa” ha battuto anche tutti i record di numero di passeggeri in una volta, con oltre 6000 croceristi a bordo: una città. In totale “Grandiosa” ha sbarcato a Livorno 156.530 passeggeri, seguita nella classifica da “Norwegian Escape” con 107.063 passeggeri, da “MSC Fantasia” con 103.727 e da un’altra “Norwegian”, la “Epicarpio” con 80.686 croceristi. A queste cifre vanno aggiunti anche gli sbarchi degli equipaggi, che per alcune navi sono pari o poco meno dei turisti.

Provenienza dalle motonavi passeggeri
Un dato che fa riflettere è quello delle banchine utilizzate dalle navi da crociera. Il 46% degli accosti è avvenuto alla banchina ad alto fondale, nata e cresciuta come destinazione di traffici cargo, ma unica eventualmente ad avere fondali sufficienti per alcuni dei colossi da crociera. Da rilevare che malgrado l’adattamento di un vecchio capannone a stazione di accoglienza, la sistemazione è arrangiata, non certo all’altezza di altri porti dove esistono da tempo vere e grandiosa stazioni passeggeri. Segue il molo Italia, con il 20% degli accosti: un attracco decentrato rispetto alla città, tra sbarchi di ro/ro e in una zona del porto del tutto estranea ad ogni aspetto turistico.

Destinazione dalle motonavi passeggeri
Meglio chiudere: sperando che gli accordi finalmente in corso con la Porto 2000 riescano a date al porto di Livorno una degna (e prossima) migliore accoglienza a un traffico ricco e redditizio per l’intero territorio.