MILANO – “Colgo l’occasione – ci scrive l’esperto e stimato esponente di VSL Spa Fabrizio Vettosi – per aggiungere qualche breve considerazione e dato al pregevole articolo inspirato dall’amico Luca Brandimarte con lo scopo di sollecitare chi ha responsabilità politica a livello nazionale e comunitario ad avere un approccio maggiormente olistico alla tematica della transizione energetica, che non può essere affrontata con un’unica telecamera ed un singolo punto di vista. Oggi, più che mai, infatti, la nave è un cardine dell’infrastruttura logistica e non può essere disconnessa dagli altri pilastri (porti, connessioni multimodali, etc.) che la compongono”. Ecco le sue considerazioni.
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Ho più volte evidenziato attraverso la tua rispettabilissima pubblicazione che la tematica della decarbonizzazione/transizione va affrontata in modo comprensivo; ed è ciò che sto cercando di fare con molta modestia attraverso i miei impegni istituzionali in ECSA e Feport per conto di Confitarma ed Assiterminal.
Alternativamente rischiamo che l’oltre un miliardo di euro stanziati attraverso il Fondo Complementare ed il PNRR venga distribuito a pioggia tra i 58 porti governati dalle 16 AdSP senza alcuna efficacia ed efficienza. Recentemente ho avuto modo di intervenire, in rappresentanza del settore marittimo, all’Osservatorio per i Gas rinnovabili istituito dall’Università Bocconi coordinato dalla professoressa Dorigoni e di cui fa parte anche il professor Baccelli. Ciò che afferma Luca Brandimarte è molto corretto ma val la pena fornire anche alcuni altri dettagli.
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