Giochi olimpici, l’esempio Parigi
ROMA – I Giochi Olimpici di Parigi 2024 hanno evidenziato la complessità della gestione della sicurezza per un evento di tale portata. Con unbudget di 348 milioni di euro e 45.000 agenti mobilitati, la Francia ha investito risorse significative per garantire la sicurezza.
Tuttavia, nonostante gli sforzi, l’apertura dei Giochi è stata segnata da un sabotaggio che ha paralizzato la rete ferroviaria TGV, colpendo tre delle quattro principali linee ad alta velocità del paese. Le indagini preliminari indicano gruppi dell’ultrasinistra legati alle proteste ecologiste, sottolineando la minaccia di sabotaggi interni che potrebbe interessare anche Milano-Cortina 2026.
Parigi ha fatto ampio uso di tecnologie all’avanguardia per garantire la sicurezza, tra cui:
• videosorveglianza algoritmica (VSA), testata durante grandi eventi come il concerto dei Depeche Mode a Bercy,
• droni dotati di telecamere intelligenti per monitorare le sedi olimpiche dall’alto.
Tuttavia, queste soluzioni avanzate sollevano anche questioni di privacy e protezione delle libertà individuali, creando un difficile equilibrio tra sicurezza e diritti civili.
A queste tecnologie si sono affiancati sistemi più tradizionali, tra cui:
• scanner bagagli e metal detector: installati nei principali siti olimpici per prevenire intrusioni e garantire un accesso controllato,
• coordinamento tra polizia, gendarmeria e sicurezza privata: supportato da un centro di comando integrato operativo 24 ore su 24, capace di rispondere rapidamente a qualsiasi emergenza.
Nonostante tutto, il sabotaggio ferroviario ha messo in luce le vulnerabilità dei sistemi più sofisticati e ha dimostrato che la sicurezza perfetta non esiste.
Milano-Cortina 2026 dovrà affrontare sfide simili, se non più complesse, in un contesto geografico alpino difficile da proteggere e con eventi distribuiti su una vasta area: è necessario prepararsi a minacce imprevedibili e saper reagire con prontezza a situazioni di crisi.
Non meno rilevanti sono le sfide legali connesse ai Giochi. Durante le Olimpiadi di Parigi, 212 casi legati agli eventi sono stati portati in tribunale. Di questi:
• il 41% riguardante reati economici e finanziari;
• il 44% reati di violenza intenzionale e infrazioni stradali, compresi i voli non autorizzati di droni.
Questi episodi hanno portato a 86 condanne, inclusi 49 casi di reclusione e 8 interdizioni dagli stadi, evidenziando l’ampiezza delle problematiche legali che un evento di questo tipo può generare.
Per Milano-Cortina 2026, la sfida sarà adottare un approccio olistico alla sicurezza che tenga conto delle nuove minacce e della crescente complessità di eventi di massa.
I suddetti dati sono estrapolati da un importante studio di Press Release Hub.