ROMA – UNATRANS a nome delle categorie dell’autotrasporto merci ha chiesto al ministro Salvini, titolare del MIT, di riavviare il dialogo instaurato all’atto del suo insediamento e successivamente proseguito con gli incontri avuti col viceministro Rixi e gli uffici del Ministero Infrastrutture e Trasporti.
UNATRAS, in qualità di coordinamento delle Associazioni nazionali maggiormente rappresentative dell’autotrasporto merci – ha scritto al ministro – è da sempre convinto dell’esigenza di trattare le delicate problematiche afferenti il settore con un interlocutore istituzionale di rango politico. UNATRAS, con spirito fattivo, in questi mesi non ha fatto mai mancare la propria collaborazione: partecipando attivamente ai tavoli ministeriali convocati ed inviando memorie scritte sulle proposte normative richieste, sulle quali attendiamo però risposte concrete da parte del Ministero.
Ad oggi purtroppo, dopo l’ultimo incontro di luglio scorso, non registriamo alcun passo in avanti sulle modifiche normative inerenti il rispetto dei tempi di pagamento e dei tempi di attesa al carico e scarico delle merci, temi peraltro definiti a seguito di analisi istruttoria condotta dall’Albo Autotrasporto, così come non sono stati revisionati i valori dei costi di esercizio delle imprese pubblicati dal MIT.
A ciò si aggiunga che, come riportato dalla maggior parte degli organi di stampa, parrebbe che il governo con la Manovra finanziaria voglia intervenire sulle tax expenditures tra cui, com’è noto, figura il rimborso accise per il gasolio da autotrazione.
Avvisiamo sin d’ora che il tema delle accise sul gasolio è da maneggiare con cura, poiché incide profondamente sui costi di gestione generali della categoria dell’autotrasporto merci e non vorremmo trovarci a dover contrastare provvedimenti fortemente penalizzanti e autolesionistici non solo per il settore ma per tutta l’economia italiana.
Le imprese di autotrasporto italiane hanno già dato e sono impegnate, con enormi sforzi gravanti unicamente sulle finanze aziendali, nel traguardare la transizione ecologica nell’ottica di perseguire sostenibilità e sicurezza.
Per tali ragioni è fondamentale riprendere il confronto intrapreso – conclude la lettera – così da poter discutere, con il consueto spirito collaborativo, le misure d’interesse per il comparto che il Governo sta approntando e gli ulteriori provvedimenti che si intenderanno adottare per la competitività del settore.