Anche a bordo di un Tug!

Nelle foto: Il tavolo con il sindaco Salvetti, il presidente dell’AdSP Guerrieri e il comandante Fusco della Capitaneria.
LIVORNO – La sala Ferretti della Fortezza Vecchia è sembrata troppo grande, mi dispiace ammetterlo, per la presentazione del libro di Wista sulle donne dello shipping. Peccato: anche perché le signore non sono mancate, ma erano davvero pochi gli uomini: salvo il sindaco Salvetti e il cavaliere del lavoro Neri – tra l’altro svicolati a metà convegno – il presidente dell’AdSP Guerrieri e quello dei portuali Raugei, gli altri imprenditori del mare si sono visti in poco più di una decina. In compenso, le donne impegnate nella kermesse – due ore circa di relazioni, non poco – erano molto motivate: oltre a Lucia Nappi, che ha diretto la presentazione e gli interventi, hanno parlato Michela Grifoni, Francesca Marcucci, Gloria Dari e il comandante Fusco della Capitaneria di Porto (la notizia: il 12% di donne con le stellette nelle Capitanerie, alcune anche in comandi importanti). Da remoto anche gli interventi dei vertici Wista e di Barbara Bonciani, già assessore al porto del Comune labronico.
Perché riprendiamo il tema? Perché, libro a parte – ne abbiamo già scritto – è in corso ormai a tutti i livelli la campagna per la parità di genere e sullo shipping Wista è soltanto la punta di diamante. Lo stesso presidente dell’AdSP Guerrieri ha ricordato che nelle Autorità di sistema le donne rappresentano oggi una quota importante delle direzioni tematiche; e il presidente dei portuali Raugei da parte sua non ha avuto difficoltà a sottolineare che le donne in banchina ormai non sono un’eccezione, ma una normalità. Passata in secondo piano la possanza fisica, vista la meccanizzazione sempre più spinta e il computer portatile come corredo normale del portuale, le donne sono alla pari e qualche volta più sveglie e clever.
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La vera notizia però ce l’ha data Piero Neri, in un privato e lapidario sussurro durante il convegno. Su nostra richiesta, ci ha confermato che anche sui rimorchiatori della Fratelli Neri “oggi c’è una donna”. Vi sembra poco? (A.F.)
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