LIVORNO – L’impegno dell’AdSP del porto labronico per potenziale la filiera dell’agroalimentare – si legga l’intervista al presidente Guerrieri del numero scorso del nostro giornale – cade in un momento in cui si aprono interessanti possibilità di nuovi traffici del settore. È di questi giorni la visita a Livorno di importanti esponenti dell’export di frutta dell’Uruguay, ricevuti dal loro console italiano Silvio Fancellu (nella foto insieme alla delegazione) per studiare la possibilità di potenziare il collegamento su Livorno, dedicato in particolare agli agrumi del paese sud-americano.
La stagione in corso si sta rivelando infatti particolarmente generosa per la produzione di agrumi: l’Uruguay parla di aumenti di volume di oltre il 35%: partendo da cifre di export nel 2023 che riguardano oltre 8 mila tonnellate di limoni, di 26 mila tonnellate di arance e di 34 mila tonnellate di mandarini. In totale siamo intorno alle 70 mila tonnellate di export di agrumi, in parte indirizzati negli Usa ma con molta attenzione anche al mercato europeo: che potrebbe avere, secondo quanto conferma il console Fancellu. Livorno come porto di sbocco favorito anche per la sua specializzazione nel settore. Dagli incontri avuti a palazzo Rosciano sono stati definiti alcuni temi: ma i problemi principali riguardano i dazi e le tariffe, che andranno risolti – si spera con il supporto del settore – a livello nazionale.
La delegazione dell’Uruguay accompagnata dal console Fancellu e dal presidente dei portuali Raugei ha visitato anche il Reefer Terminal, che è stato molto apprezzato dalla dottoressa Marta Betancourt per l’alta professionalità dimostrata dall’impianto. Hanno partecipato alla visita anche Rognoni del Reefer, Ghio per l’AdSP e l’ambasciatore dell’Uruguay in Italia Ricardo Varela.