ROMA – Primo giro di boa per la campagna della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”. “Quest’estate – spiega il presidente della LNI, Donato Marzano – abbiamo portato a bordo di ventuno barche a vela che lo Stato ci ha affidato centinaia di giovani e di persone con fragilità che hanno visto per la prima volta le loro città dal mare. Quelli che un tempo erano mezzi impiegati dalla criminalità organizzata nel traffico di migranti e di droga, sono diventati il simbolo delle storie e dei valori di quelle vittime della mafia e del terrorismo che hanno pagato con la vita il loro spirito di servizio. Con quelle stesse barche, che costituiscono la tangibile testimonianza per le nuove generazioni dei valori di quei servitori dello Stato, realizziamo iniziative di pubblico interesse legate al mare”.
La campagna “Mare di Legalità” è stata inaugurata lo scorso 28 giugno a Ostia alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal Porto di Roma le “barche della Legalità” sono salpate per svolgere iniziative sociali orientate all’avvicinamento al mare senza barriere e all’educazione alla legalità, in collaborazione con numerose istituzioni e associazioni in tutta Italia. Alle prime otto barche se ne sono aggiunte altre approntate dalla Lega Navale Italiana con i propri fondi, per arrivare ad una flotta solidale che conta al momento ventuno imbarcazioni.
Nel Lazio, a bordo delle “barche della Legalità” Eros e Spyros, affidate alla Lega Navale di Ostia e di Fiumicino e intitolate a Piersanti Mattarella e al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sono state organizzate delle uscite in mare con i bambini e i ragazzi dell’Associazione Stella Selene e dell’Associazione Cheiron ed è stata avviata la sinergia con l’Associazione Il Porto dei Piccoli. La collaborazione proseguirà nei prossimi mesi anche in altre regioni per offrire ai minori con patologie e alle loro famiglie delle opportunità ludico-ricreative a contatto con il mare e la vela.
Attività di nautica solidale sono state portate avanti in Abruzzo con Anassa, barca affidata alla Lega Navale di Ortona e intitolata al giuslavorista Marco Biagi, che ha consentito di vivere le emozioni della navigazione d’altura a giovani con disabilità motoria e psichica dell’Associazione “Pastor Bonus” e con l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Abruzzo.
In Liguria, Teta – barca affidata alla Lega Navale di Lerici e intitolata al magistrato Francesco Coco – è stata impegnata in progetti solidali in favore di ragazzi tra i 12 e i 18 anni seguiti dall’Opera Nazionale Figli degli Aviatori (ONFA), che supporta gli orfani del personale militare o dichiarati grandi invalidi per causa di servizio dell’Aeronautica Militare. La barca lericina è salpata ad agosto per una settimana in Corsica con due ragazzi dell’associazione Sorriso Academy, impegnata nell’inserimento lavorativo dei giovani con sindrome di Down. Le barche Teta e Spyros saranno impegnate fino all’8 settembre in attività di avvicinamento alla vela in favore della cittadinanza a Castiglione della Pescaia (GR) in occasione dei Campionati Sportivi Nazionali degli Ordini degli Ingegneri d’Italia.
In Sicilia, l’avvio della campagna “Mare di Legalità” è stato caratterizzato dal successo della seconda edizione di “Vela & Salute” (14-23 maggio), iniziativa di inclusione sociale e di sensibilizzazione sulla prevenzione della talassemia promossa dalla Lega Navale Italiana con ARNAS Garibaldi di Catania, con la partecipazione di dieci imbarcazioni confiscate delle Sezioni della Lega Navale della Sicilia orientale e oltre 900 giovani coinvolti nelle diverse tappe. A Palermo, le barche Our Dream e Azimut – la prima intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, la seconda a Don Pino Puglisi – hanno svolto delle attività di educazione alla legalità e di avviamento alla vela con i giovani dei quartieri Ballarò, Kalsa e Zen e con il Comitato Addiopizzo. Grazie alla collaborazione con il locale Ordine degli Ingegneri e con l’Università di Palermo, l’imbarcazione intitolata ai giudici simbolo della lotta alla mafia è stata la prima tra le “barche della Legalità” ad essere stata resa pienamente accessibile a persone con disabilità fisica. La barca Jonia 97 della LNI Catania – dedicata all’imprenditore Libero Grassi – insieme a Stubborn della LNI Aci Trezza, Lighea della LNI Brucoli-Augusta e Lady Marianna della LNI Riposto – le prime due intitolate ai giornalisti Pippo Fava e Peppino Impastato, la terza a Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani – faranno parte della flotta solidale che il 15 settembre parteciperà alla manifestazione “Trezza in Vela” per lanciare un messaggio di sensibilizzazione insieme ad ACTO – Alleanza Contro il Tumore Ovarico.
La Lega Navale Italiana ha collaborato nei mesi estivi con Save the Children in dieci città italiane con lo scopo di avvicinare al mare e agli sport nautici centinaia di minori provenienti dalle periferie caratterizzate da contesti di disagio socio-economico. I giovani seguiti dai “Punti Luce” dell’organizzazione sono saliti a bordo delle “barche della Legalità” a Ostia, Palermo e Locri e hanno avuto l’opportunità di svolgere dei corsi sportivi presso le Sezioni e Delegazioni della Lega Navale di Napoli, Genova Sestri, Bari, Brindisi, Praia a Mare-Tortora, Falconara Marittima e Venezia.
L’impegno della LNI è stato orientato anche alla protezione ambientale. In Calabria, Eva I, confiscata alla criminalità organizzata che la impiegava nel traffico di migranti e affidata alla Lega Navale di Reggio Calabria, è stata impegnata in un progetto di monitoraggio delle acque con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria (ArpaCal). L’imbarcazione, intitolata all’Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera Natale De Grazia, continuerà nei prossimi mesi a supportare le attività di campionamento dei ricercatori di ArpaCal nella fascia meridionale della Calabria.
“Fino a dicembre 2025 – conclude il presidente Marzano – queste imbarcazioni saranno impegnate nei nostri mari in attività di diffusione della cultura del mare, nella formazione nautica accessibile a tutti, nell’inclusione sociale, nella protezione ambientale e nella divulgazione dei valori del mare e della legalità, com’è nella missione istituzionale della Lega Navale Italiana da 127 anni”.