Toremar, pasticciaccio brutto

FIRENZE – Il pasticciaccio brutto del bando regionale toscano per i traghetti delle isole sta rivelandosi ancora più complicato di quanto già era apparso prima delle ferie d’agosto. Secondo alcuni sindaci delle isole, la Regione Toscana s’è messa in un vicolo cieco con il risultato di far tirare indietro la Toremar, che “potrebbe” non partecipare al bando. In mancanza di riscontri ufficiali – da Firenze c’è stata solo una ingiunzione a Toremar di non vedere le navi che la compagnia invece ha già messo sul mercato – corrono le voci: compresa quella di una ulteriore proroga della concessione a Toremar per un altro anno, alla ricerca di far raffreddare lo scontro (e in attesa delle elezioni regionali toscane).

Sul piano politico, la ripresa di settembre segna anche l’annuncio di interventi della maggioranza nazionale verso il governo centrale perché faccia pressione sia sulla Regione Toscana che su Toremar. Il problema è serio perché per alcune isole l’attuale collegamento è esclusivamente gestito da Toremar e mentre sull’Elba ci sono almeno tre compagnie private che affiancano quella sovvenzionata, per Capraia, Gorgona e Pianosa ne prospetta un black-out completo. Le due isole più lontane, Capraia e Gorgona, hanno legami quotidiani con la terraferma e anche una riduzione delle attuali corse giornaliere potrebbero mettere in crisi la loro economia, oltre che qualche centinaia di lavoratori frontalieri. Per non parlare degli oltre duecento tra marittimi e impiegati della stessa Toremar, che senza il servizio per le isole avrebbe difficoltà a sopravvivere.

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