MILANO – Sanità e trasporti: due bersagli nel mirino dei cyber terroristi e due bersagli in grado di mettere in ginocchio, se centrati, interi sistemi Paese.
All’indomani della firma da parte di Bureau Veritas dell’accordo per l’acquisizione di Security Innovation Inc, azienda statunitense da più di 20 anni specializzata in sicurezza software- riferisce una nota ufficiale-, la strategia di Bureau Veritas LEAP | 28, volta ad accelerare la crescita nella cybersecurity, si rafforza con la parte italiana della principale società di certificazione, controllo e ispezioni del mondo, impegnata sempre di più per la creazione di una vera e propria roccaforte contro i cyber attack.
Se negli Stati Uniti si parla di un hub di cybersecurity che si è potenziato con una rete di 95 specialisti altamente qualificati, in Italia l’obiettivo di Bureau Veritas è quello di garantire ai clienti un supporto completo per mettere in sicurezza gli asset aziendali critici, con un focus specifico sui settori, industriali e della Pubblica Amministrazione che maggiormente sono oggetto di cyber attack.
Nel corso del 2023 gli attacchi informatici, con un incremento in particolare degli attacchi ransomware (28% del totale), sono aumentati in modo considerevole
Secondo il report pubblicato a ottobre 2023 da PwC, che ha raccolto le risposte di 3.800 leader aziendali e tecnologici in 71 Paesi, la percentuale di aziende che subiscono violazioni di dati superiori a 1 milione di dollari è passata dal 27% al 36% nel corso del 2023. In particolare, il settore sanitario è risultato il più colpito, con il 47% di organizzazioni che hanno subito attacchi. L’operational summary di luglio dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) conferma un quadro preoccupante per l’Italia, con il triste primato per gli attacchi Ransomware, risultando il Paese con il maggior numero di rivendicazioni a livello europeo e il 3° a livello mondiale.
Gli investimenti in cybersecurity registrano un tasso di crescita medio annuo dell’11,5%. Sempre secondo quanto riportato nel report ACN, nel periodo 2022-2026, la spesa raggiungerà i 1.796,6 milioni di euro, confermando il ruolo fondamentale della cybersecurity per supportare l’evoluzione digitale delle aziende. I settori che stanno investendo di più sono la Pubblica Amministrazione, sia a livello centrale che locale. L’incremento annuo previsto va dal 12,7% della Pubblica Amministrazione Centrale al 13,7% della Pubblica Amministrazione Locale.
Un ruolo fondamentale sarà svolto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, a cui sono stati destinati fondi per un totale complessivo di 690 milioni di euro. Nel settore industriale è prevista una spesa complessiva di 390 milioni di euro, con una crescita media annua del 10,8%.
Da segnalare l’aumento degli investimenti in soluzioni per la cybersecurity da parte del comparto Assicurazioni e del settore dei Trasporti e della Logistica. Su questi settori si sono infatti accesi i riflettori del mondo assicurativo per le conseguenze potenzialmente devastanti derivanti da attacchi informatici alle reti o anche a singoli comparti del trasporto, che potrebbero innescare una reazione a catena.