LIVORNO – I segnali ci sono tutti, e i titoli sulla grande stampa non lasciano molte speranze. “Autunno rovente” (Il Sole24Ore) “La festa è finita” (Libero) “Si avvicina la Terza Guerra Mondiale” (Repubblica)…eccetera.
Pessimismo da post-vacanze? Speriamo. Certo è che l’orizzonte immediato non è sereno, né in Italia né sul resto del mondo. A parte la furibonda campagna elettorale negli Usa, che avrà fatalmente ripercussioni per tutti, i dazi incrociati tra occidente e Cina si preannunciano come una mazzata all’economia e ai trasporti; poi c’è la concentrazione dei nuovi investimenti, fino a ieri sull’informatica e l’elettronica di consumo, adesso sulle nuove armi di sterminio (missili low cost, atomiche tattiche, cannoni laser, satelliti armati) con tutti gli indicatori che individuano il settore quello più “redditizio”; e ancora il prezzo del greggio che s’impenna, Suez e Panama ancora a rischio, Israele perennemente all’attacco in una difesa che coinvolge milioni di civili…eccetera.
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In campo nazionale, la stagione delle tasse sta mentendo in ginocchio il ceto medio, con stangate che tramortiscono malgrado le tante promesse di “flat tax”. In più si annuncia una “manovra” di 22 miliardi, che non potrà essere indolore. Al governo, nel governo e contro il governo è lotta continua. L’Ue è ancora un pasticciaccio che non si sa come finirà. I sindacati annunciano la stagione degli scioperi….eccetera.
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