Che confusione sulle tipologie delle barche!

Nella foto: Lo yacht “Bayestan” i 52 metri, vera nave da diporto.

È solo una questione di tecnicismi burocratici? E se così fosse, perché allora all’esame della patente nautica ne fanno una faccenda primaria? È il quesito di fondo che ci ha inviato per mail un ufficiale della Marina Militare in pensione, che chiede di citarlo solo con le iniziali, Mario F.

In un agosto funestato da naufragi, oltre che da numerosissimi soccorsi, mi ha impressionato l’approssimazione con cui i media – giornali, Tv e web – definivano le barche coinvolte. Quando è andata bene si parlava di barche, termine onnicomprensivo anche se vago. Ma gli yacht sono stati anche definiti natanti, i natanti imbarcazioni e il termine navi da diporto è risultato del tutto sconosciuto, anche nel caso del veliero di oltre 50 metri naufragato in Sicilia. Possibile tanta ignoranza diparte dei giornalisti, molti dei quali si dicono “specialisti”?

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