ROMA – Nella sede di Confitarma si è tenuta, in presenza e in videoconferenza, la prima riunione del Comitato Geopolitica, presieduto da Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare, alla quale hanno partecipato, oltre a Laurence Martin, Segretario generale della Federazione, Flavia Melillo e Pierluigi Portalupi (ANIA), AnnaMaria La Civita, Francesca Chierchia e Vanda Giordano (ASSONAVE), Silvia Migliorini (Assogasliquidi), Francesca Biondo (Federpesca), Luca Sisto (Confitarma), Antonella Straulino (Fedespedi), Marco D’Aloisi (Unem),Gian Enzo Duci (Federagenti), Francesco Saverio Lauro (AIDIM).
Nell’avviare la riunione, Mattioli ha ricordato che il generale Claudio Graziano, presidente Fincantieri e Assonave, nonché vice presidente della Federazione, per la sua nota competenza in materia ed esperienza nei consessi internazionali, avrebbe dovuto guidare il Comitato; a seguito della sua scomparsa, il consiglio della Federazione del Mare, ha affidato la presidenza ad interim a Mario Mattioli che, ritenendo di non avere le conoscenze e le competenze necessarie per poter portare avanti l’incarico nel migliore dei modi, al fine di consentire al Comitato di avviare le sue attività, ha chiesto di poter essere supportato, oltre che dalle due coordinatrici Flavia Melillo (ANIA) e Francesca Chierchia (ASSONAVE) anche da un esperto di geopolitica.
Per tale motivo, Germano Dottori, membro del Cda di Med-or, consigliere scientifico di Limes, partecipa al Comitato in qualità di consulente sulle complesse tematiche di geopolitica.
Dopo un rapido giro di tavolo di presentazione dei partecipanti, Germano Dottori, su invito del presidente è intervenuto per inquadrare la situazione generale e dare spunti di riflessione.
Innanzitutto, per inquadrare la situazione nella quale si opera – riferisce il comitato – è importante cercare di “andare alle radici di ciò che sta succedendo”. Per esempio, le attuali situazioni di conflitto tra Russi e Ucraina e in Medio Oriente, evidenziano che non si possono più immaginare scenari di pace stabile a causa di una crisi strutturale della governance internazionale perché ormai è venuto a mancare il concerto delle grandi potenze, primis, Cina, Russia e Stati Uniti, che convergano sull’esigenza di difendere l’ordine politico porta ad un’estensione dei conflitti con crisi imprevedibili che creano grande incertezza, nell’ambito della quale, la politica prevale sul business, come evidenza il sistema sanzionatorio nei confronti di paesi che intraprendono azioni destabilizzanti dell’ordine delle regole.
In questo contesto, l’obiettivo del Comitato, sarà quello di monitorare la situazione e discutere le eventuali implicazioni ed effetti potenziali sulle attività marittime al fine d’individuare una strategia di contenimento del danno e trovare poi il modo di illustrare alle istituzioni quali sono gli interessi marittimi a rischio.
Dopo un dibattito sulle varie situazioni dello scenario mondiale, nel corso del quale Laurence Martin ha ricordato la strategia marittima al centro del piano dell’Ue per tutelare la competitività, non esclusivamente economica, dell’industria europea, ove la cantieristica gioca un ruolo molto importante, il presidente Mattioli ha concluso la riunione ribadendo il nuovo ruolo propulsivo della Federazione del Mare, che anche in tema di geopolitica, può portare gli interessi, sia pubblici che privati del settore, sui tavoli istituzionali considerata la rilevanza del cluster marittimo italiano in Europa.
Inoltre, si è deciso di creare un efficace strumento di networking con il quale i membri del Comitato possano essere costantemente informati su eventuali nuove crisi e condividere proposte e ipotesi di azioni.