LIVORNO – È stata universalmente riconosciuta come la beffa del secolo. Il 24 luglio 1984, esattamente quarant’anni fa, dai Fossi Medicei labronici davanti al mercato centrale una draga ripescò tre teste scolpite di pietra, subito attribuite anche dai grandi esperti all’arte di Amedeo Modigliani. Lo sputtanamento successivo, prima da parte dei tre studenti (nella foto accanto) autori di una delle teste, e poi dall’artista Maudit Froglia, autore delle altre due, fece ridere mezzo mondo ma ebbe conseguenze anche politiche locali e vendette nel mondo dell’arte. La storia è troppo nota: ma nella pagina che segue ci sono due testimonianze dirette dell’epoca, del giornalista del Tirreno Mauro Zucchelli e del nostro direttore Antonio Fulvi, allora a La Nazione.