Angelo Froglia, poi prematuramente scomparso, fu l’autore di due delle teste fasulle. Dichiarò, quando tutto emerse, che aveva voluto contestare l’arte ufficiale dei “solfoni” che manipolavano il settore artistico nazionale, con giudizi e valutazioni a suo dire non veritiere. Fu appoggiato da un piccolo gruppo di artisti che però non emerse mai.