ROMA – A Ravenna stanno scaldando i motori in attesa dell’arrivo della nave rigassificatrice “BW Singapore”, attualmente ai lavori di trasformazione e adattamento in un cantiere di Dubai. Insieme alle altre due unità simili, la ex “Golar Tundra” di Piombino e la “OLT Toscana” davanti a Livorno, la capacità di rigassificazione raggiungerà l’anno prossimo i 28 miliardi di metri cubi/anno, pari a quanto nel 2021 importavamo dalla Russia. Sarà circa il 50% del fabbisogno italiano, calcolato sulla base degli ultimi consumi: il resto arriva già dall’Algeria con i metanodotti e dagli altri paesi fornitori indipendenti.
Secondo il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che nei giorni scorsi ha fatto visita a Ravenna per vedere i lavori di approntamento in terra e in mare – la nave sarà attraccata al “ragno”, cioè alla piattaforma ex petrolifera a circa 8 km dalla costa, già collegata a terra da una condotta sottomarina che è in fase di adattamento, con lavori anche al punto di arrivo a terra. Entrerà in servizio entro la prossima primavera per Snam, che l’ha acquistata due anni fa nel quadro del suo programma energetico. Avrà una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi/anno, quanto l’unità di Piombino.
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Se a Ravenna aspettano tutti d’accordo il rigassificatore, e a Livorno si spera di rivedere entro l’autunno la “OLT Toscana” che è ai lavori straordinari a Marsiglia per il sistema di ancoraggio, a Piombino c’è ormai contesa aperta sul rigassificatore a banchina, che sembra destinato -per le iniziali proteste dei soliti comitati NIMBY poggiati però anche dal sindaco – a migrare in Liguria, dove lo accoglieranno con la consueta intelligenza operativa ligure. Pare che intanto a Piombino si stiano facendo tentativi – tardivi, ma comunque in atto – per tenersi la nave, che alla prova dei fatti non ha creato soverchi problemi ed anzi ha dato lavoro e prospettive. Il tutto abbastanza sottotraccia, ma facendo leva sugli imponenti lavori di collegamento alla rete nazionale che furono fatti a servizio della nave: e che secondo qualche bello spirito della Regione Toscana potranno essere convertiti in un punto di rifornimento di GNL alle navi traghetto per l’Elba. La polemica è in corso, dopo l’estate la decisione.