PECHINO – «Ad inquinare maggiormente sono le megalopoli cinesi Handan, Shangai, Suzhou, Dalian, Pechino e Tianjin e poi anche Mosca e di nuovo in Cina Wuhan, Quingdao, Chongquing, Wuxi ed Urumqui». È questa la sintesi stilata dagli analisti di Multicompel Technology, basandosi sui dati della ricerca “Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide” condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina.
Le prime 25 metropoli, che includono anche Istanbul, Tokyo e New York, producono il 55% dell’inquinamento globale.
La città italiana più inquinante è invece Torino che si posiziona al cinquantaduesimo posto nella graduatoria mondiale ed al settimo posto in Europa con 22 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti annuali in atmosfera calcolate da Multicompel Technology per il 2024, quasi un decimo rispetto a quelle di Handan che rimane in testa con 199 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti annuali.
In cima al ranking mondiale, dopo Handan, spiccano Shangai (188 Mt Co2 eq), Suzhou (152 Mt Co2 eq), Dalian (142 Mt Co2 eq), Mosca (136 Mt Co2), Pechino (132 Mt Co2 eq), Tianjin (123 Mt Co2 eq) e Wuhan (110 Mt Co2 eq).
La città più inquinante del continente Europeo è dunque Mosca, seguita al secondo posto da Istanbul (decima del ranking mondiale) con 84 milioni di tonnellate di Co2 e da San Pietroburgo con 51 milioni di tonnellate di Co2. Poi ancora, a livello europeo, troviamo Francoforte (45 Mt Co2 eq) Atene (41 Mt Co2 eq), Berlino (27 Mt Co2 eq) e Torino (22 Mt Co2 eq).
Il ranking europeo continua con Amburgo (19 Mt Co2) Rotterdam (17 Mt Co2), Varsavia (15 Mt Co2), Lione (11 Mt Co2 eq.) e quindi al dodicesimo posto Bologna (7 Mt Co2). Poi ancora Parigi (6,8 Mt Co2), Helsinki (6,5 Mt Co2), Amsterdam (6 Mt Co2), Lubiana (5,8 Mt Co2), Oslo (4,5 Mt Co2), Lisbona (4 Mt Co2), Copenaghen (3,4 Mt Co2), Stoccolma (3 Mt Co2), Vilnius (2,7 Mt Co2) e Piacenza (1,5 Mt Co2).
Proprio dalle grandi metropoli arriva l’82% della CO2. «Tenuto conto che il 42% delle emissioni sono prodotte dagli edifici, ecco che il concetto di città deve necessariamente evolvere verso uno sviluppo non solo economico ma anche di sostenibilità ambientale e di efficientamento energetico, favorendo la nascita di paradigmi di consumo etici» sottolinea Edi Lala, fondatore e ceo di Multicompel Technology.