LIVORNO – Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Chi ricorda l’amara frase di Tito Livio nelle sue “Storie”, come l’abbiano studiata al liceo? Mentre a Roma si discute (perdendo tempo) Sagunto, città romana, vien espugnata dai cartaginesi.
Scusatemi il richiamo scolastico: ma sembra coniato apposta per descrivere una realtà attuale, quella di un intero settore logistico che soffre pesantemente la crisi mondiale dei trasporti mentre sui porti – su alcuni in particolare – ci si scanna a parole su tematiche di lana caprina, rischiando anche di farsi davvero male. Vedi caso TDT.
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Massimiliano Rossi, operatore logistico con la sua M&M livornese, ci conferma di non aver mai dovuto affrontare un periodo così nero: non solo per la riduzione del lavoro, non solo per le cento vessazioni da sopportare pur di mantenerne un po’: ma anche e specialmente perché non si vede alcuna luce all’orizzonte. “Stringiamo i denti e andiamo avanti – dice Max Rossi – ma è difficile prevedere quanto durerà”.
L’elenco dei problemi per chi opera nel suo settore quasi infinito: i valichi montani, i tempi imposti dagli armatori, il costo dei carburanti (quelli cosiddetti green sono pressoché introvabili e comunque ancora più cari) l’ammortamento dei mezzi che con le politiche UE sul credito sono in altalena, la carenza di autisti giovani da formare, le autostrade dove tutto è sempre più caro…
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