ROMA – Con sentenza n. 03013/2024 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’Assonat-Confcommercio sull’aggiornamento dei canoni demaniali dell’anno 2023, rinviando al Tar del Lazio la decisione in merito alla controversia sul decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo il presidente di Assonat-Confcommercio Luciano Serra, il Consiglio di Stato ha correttamente valorizzato il ruolo e l’operato dell’associazione che aveva presentato ricorso in difesa della categoria.
Particolare valore – sempre secondo Serra – un passaggio nella sentenza pronunciata dal Consiglio di Stato, rilevando che: “…diversamente da quanto affermato dal Tar, con il ricorso introduttivo non è stata semplicemente <contestata l’entità dell’adeguamento annuale>, ma è stato contestato il quomodo dell’esercizio dello stesso potere impositivo relativamente al criterio adottato dal Ministero per addivenire all’aggiornamento: criterio che la parte ricorrente ritiene essere non corrispondente a quello dettato a tal fine dalla legge, nonché selezionato, sempre a suo dire, in difformità della legge, in modo da risultare più penalizzante per i concessionari.”