ROMA – Dai dati rilevati attraverso i ciclici sondaggi di Federvini, l’Italia sta continuando il potenziamento del suo export di vini, accorciando le distanze con la Francia, che mantiene ad oggi ancora il primo posto nella classifica mondiale.
Negli ultimi vent’anni – scrive Federvini – la quota di mercato dei vini italiani è passata dal 17% del 2003 al 22° del 2023 mentre la Francia è scesa di cinque punti percentuali, calando al 33% dell’anno scorso.
Viene così consolidato – ancora il rapporto di Federvini – il secondo posto mondiale con un +188% negli ultimi vent’anni, dovuto anche in particolare alla leadership in ben 46 paesi contro i 51 della Francia. Vent’anni fa i paesi dove l’Italia era leader per i prodotti vinicoli erano solo 9.
Il comparto vinicolo italiano oggi vale 21,5 miliardi di fatturato annuo, comprende 2.300 imprese certificate per oltre 80 mila occupati e continua la sua espansione grazie non solo ai produttori ma anche alla catena logistica che è andata perfezionandosi, come dimostra l’Hub Hillebrand Gori dell’interporto Vespucci di Guasticce, intitolato allo scomparso Nino Caponi che dell’export di vini di qualità fu appassionato precursore.