Reti TEN-T, varato il nuovo reticolo
BRUXELLES – Ci sono voluti anni, non sempre di consultazioni facili e tanto meno condivise, e finalmente lo scorso 24 aprile è stato pubblicato nel GUCE, la Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, il regolamento TEN-T che ha ufficializzato il cambiamento del sistema
di collegamenti prioritari dell’UE ormai assolutamente superati.
Tra le note di soddisfazione quella dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, definitivamente riconosciuta come porto CORE.
La chiusura formale di questo lungo percorso, tentato dal 1996 ma solo negli ultimi 3 anni chiuso con la Commissione prima e adesso anche con il Parlamento UE – dice una nota dell’AdSP – permette finalmente ai porti di Roma e del Lazio di poter entrare dalla porta principale nei programmi di finanziamento europei.
🗣️ “Aver ottenuto la chiusura formale della procedura e questo riconoscimento a livello europeo – sottolinea 👤 Pino Musolino presidente dell’AdSP MTCS – è motivo di grande orgoglio e soddisfazione e certifica, ancora una volta, che il lavoro che stiamo facendo sta dando i suoi frutti in tutti gli ambiti”. Siamo di fronte – conclude Musolino – ad un risultato che è figlio di un grande lavoro istituzionale di squadra, sia a livello italiano che europeo. È sicuramente uno stimolo a fare di più e meglio per sfruttare le possibilità offerte all’inserimento nella rete “Core”, soprattutto per le autostrade del mare. Una occasione per lo sviluppo e la crescita occupazione del porto e di tutto il territorio”.
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Se Musolino è soddisfatto, permangono perplessità sul prevalere della scelta della rete italiana principale, che corre lungo la dorsale appenninica, rispetto a quelle costiere, sul Tirreno e sull’Adriatico, che pure sono determinanti per i servizi dei porti. Per la Sicilia sembra finalmente entrato nel programma europeo il ponte di Messina. Altri dettagli sono abbastanza incerti.
Anche per questo non mancheranno gli esami con valutazioni più approfondite: anche se il “vuoto” come TEN-T tra La Spezia e Civitavecchia, con una sola “bretella” da Firenze, sembra penalizzare in particolare Livorno, Marina di Carrara e Piombino. Cosa fatta capo ha, sembra di capire. Ma tutto è sempre integrabile e correggibile, magari all’insegna della prossima (speriamo) ZLS della costa toscana.
(A.F)
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