VENEZIA – È partito il già preannunciato percorso di redazione dei due piani regolatori portuali (PRP) degli scali lagunari di Venezia e Chioggia. La costruzione dei due piani- riferisce l’AdSP – rappresenta un momento doveroso per la portualità del Veneto e per la definizione condivisa della sua visione di sviluppo, anche considerando che il piano regolatore vigente del Porto di Venezia risale al 1965 per l’area di Porto Marghera e al 1908 per le aree interessate del centro storico di Venezia, mentre quello di Chioggia risale al 1981.
È stato costituito un gruppo di lavoro – composto dai tecnici dell’Autorità di Sistema Portuale e dal raggruppamento temporaneo d’imprese composto dalle società Rina, StudioPaolaViganò, Acquatecno e Mtbs – che si concentrerà dapprima sulla definizione del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) – da concludere entro il 2024 e approvare nei primi mesi del 2025 – per poi procedere alla redazione dei 2 Piani regolatori Portuali per Venezia e Chioggia.
Il percorso prevede un cronoprogramma di attività per 18 mesi di lavoro, cui vanno aggiunti i tempi per le fasi di approvazione amministrativa quali conferenze dei servizi, intese, VAS e VINCA, dove fondamentale sarà il coinvolgimento della Regione del Veneto, dei Comuni di Venezia, Chioggia, Cavallino Treporti, e Mira (Comuni con alcuni dei quali l’Authority lagunare tra il 2020 e il 2022 ha già sottoscritto degli Accordi propedeutici al DPSS).
Il presidente AdSPMAS 👤 Fulvio Lino Di Blasio ha dichiarato: 🗣️ “Vogliamo procedere con la massima determinazione, avviare un percorso concreto e dare una risposta alle numerose richieste dei nostri operatori che con noi vogliono costruire il futuro del porto in relazione agli andamenti del mercato e all’evoluzione del nostro difficile contesto. Il team di lavoro, composto da società di rilevanza internazionale che lavoreranno a stretto contatto con lo staff tecnico dell’Autorità, potrà contare anche sull’importante e prestigioso contributo scientifico dell’Università La Sapienza di Roma, che vanta una specifica esperienza nella redazione dei piani regolatori portuali. Il nostro obiettivo e principio guida è lavorare alla crescita e all’efficientamento dell’attività portuale e logistica, contribuire alla piena valorizzazione delle aree portuali, retroportuali e di interazione con le nostre comunità, secondo una visione di sviluppo sostenibile che non può che essere pienamente condivisa con le istituzioni e gli attori coinvolti e beneficiari di tale processo”.