GUASTICCE – “Logistica sostenibile”: bella parola e splendido concetto. Ma che il concetto sia ancora alla lunga ben diverso dalla realtà operativa dell’intera catena, è apparso ben chiaro dal webinar di giovedì scorso all’interporto “Vespucci”, con i rappresentanti di SOS-Logistica e la presentazione del direttore del l’interporto Raffaello Cioni.
Si è parlato di percorsi sostenibili, di alternative al trasporto su gomma per il ferro, di campi di produzione e energetica eolica e fotovoltaica – con il non abbandonato progetto di utilizzare l’ex CMF sulla collina – di “colonnine” non solo di operatori logistici privati, ma anche in aree pubbliche.
Si è parlato, molto e bene.
Ma tra il pubblico e con il fiorire dei successivi commenti ha prevalso anche la preoccupazione sull’eventuale declassamento del “Vespucci” per i ritardi cronici dei collegamenti diretti alla rete ferroviaria veloce, per la scarsa collaborazione economica della Regione tosca a – che è pur il primo socio insieme all’AdSP – per la neverending story dello scavalco, vicenda che favorisce la spedizione di molte merci della Toscana su La Spezia invece che su Livorno: eccetera.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.