MILANO – Dopo aver esaminato la situazione e le dinamiche del Paese in transizione verso la società Cashless, The European House – Ambrosetti ha approfondito l’analisi a livello regionale e nelle 14 aree metropolitane italiane. Attraverso il Regional Cashless Index 2024 e il Metropolitan Cities Cashless Index 2024 è infatti possibile ottenere un quadro completo e dettagliato dello stato dell’arte della società mettendo in luce i divari territoriali e progressi compiuti negli anni dalle Regioni italiane verso la transizione cashless, al fine di orientare in maniera adeguata le linee d’azione e promuovere le best practice adottate nei diversi sistemi territoriali.
Il Regional Cashless Index 2024 conferma il primato – per il settimo anno consecutivo – della Lombardia, seguita dal Trentino-Alto Adige e dalla Valle d’Aosta. Basilicata e Calabria chiudono la classifica posizionandosi alle ultime posizioni. In linea con le precedenti edizioni, si conferma il forte divario tra il Mezzogiorno e le altre aree del Paese: le Regioni del Nord si trovano tutte nella top-10 (a eccezione della Liguria), mentre tutte le Regioni del Mezzogiorno si trovano nella seconda metà della classifica, a eccezione della Sardegna che conferma il suo posizionamento, come nella scorsa edizione, al nono posto e l’Abruzzo, il quale – guadagnando quattro posizioni rispetto alla scorsa edizione – si colloca al decimo posto. L’analisi del gap relativo al punteggio tra la “best performer” (la Lombardia) e la “worst performer” (la Calabria) evidenzia un ulteriore ampliamento dei divari regionali: il valore ha raggiunto il 51,8%, il dato più alto dall’inizio della rilevazione dell’Indice, aumentando solo nell’ultimo anno di +10,5 punti percentuali.