Missione “Aspides”, l’OTO risolve
BRUXELLES – L’8 aprile scorso, in una conferenza stampa con il contrammiraglio Vasileios Gryparis, comandante della missione Aspides, l’alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell ha dichiarato: “In meno di due mesi la missione Aspides ha respinto undici attacchi e scortato 68 navi, in linea con il suo mandato difensivo: è un livello di impegno importante, anche dal punto di vista del rischio”.
La missione europea, di cui fa parte l’Italia con due delle già moderne fregate antiaeree, gravita all’imboccatura del Mar Rosso e comporta in particolare la difesa dagli attacchi missilistici e con droni kamikaze di fabbricazione iraniana portati alle navi dagli Houthi dello Yemen. In particolare si è rivelato valido a contrastare gli attacchi a media distanza il cannone automatico OTO a prua delle fregate tipo “Bergamini”, che spara proiettili con autoguida. L’arma, che è stata adottata anche da altre marine militari amiche, è l’elaborazione dello storico OTO Melara t5 con un’alta cadenza di tiro e punteria asservita al sistema di scoperta.