GENOVA – L’avanzamento del cantiere subacqueo della nuova Diga foranea di Genova va di pari passo con la tutela dell’ecosistema marino.
In risposta alle osservazioni presentate dal Ministero dell’Ambiente, che compromettereb-bero i tempi dei lavori per la gara della diga, un approccio ecosostenibile alle infrastrutture strategiche e la salvaguardia degli organismi marini sono alla base della collaborazione con l’Acquario di Genova che ospiterà temporaneamente alcuni esemplari di gorgonie censiti e prelevati dai fondali dove si sta operando nel corso di analisi subacquee effettuate lungo tutto l’asse della nuova Diga foranea di Genova. Terminata la costruzione dell’infrastruttura, questi organismi faranno ritorno nel loro habitat naturale.
Le gorgonie vivono fino a profondità di 200 metri e sebbene la loro forma possa far pensare ad una pianta, in realtà sono animali marini (invertebrati coloniali) che, come i coralli, sono costituiti da molti piccoli animali, i polipi, che cooperano tra loro come un solo organismo. Ospitate in specifiche vasche presso l’Acquario, le gorgonie sono seguite da un team di biologi nelle loro fasi di acclimatamento e monitoraggio.
La collaborazione tra l’Acquario di Genova e il consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild, con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, è promossa e autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Nel frattempo, sul fronte del cantiere subacqueo procedono in parallelo le attività tecniche: sono già state realizzate oltre 2.400 colonne di ghiaia sommerse e sono state posate circa 1,2 milioni di tonnellate di materiale; proseguono anche le operazioni di bonifica bellica subacquea, che si prevede di ultimare entro l’estate.
La conservazione dell’ecosistema circostante è un aspetto fondamentale della costruzione della nuova Diga, infrastruttura strategica non solo per il Porto e la Città di Genova, ma per il sistema logistico italiano.