LIVORNO – Forte e chiaro: il governo ha decretato la costituzione delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), da tempo attese dal mondo imprenditoriale italiano, ma anche se la Gazzetta Ufficiale a tutto martedì scorso non aveva pubblicato il testo, i dettagli si sconoscono, e attribuiscono alle Regioni una parte importante dell’iter realizzativo. Dunque, che le Regioni schiaccino l’acceleratore e procedano senza aspettare oltre a creare le condizioni operative, a partire dal comitato di indirizzo previsto dalle norme. Presidente Giani, avanti a tutta velocità: Adelante, come diceva nei “Promessi sposi” il cancelliere Ferrier.
È la sintesi, in poche parole, della conferenza stampa che martedì si è tenuta in Confindustria Livorno, da parte del presidente cavaliere del lavoro Piero Neri e dalla presidente di Confetra Toscana Gloria Dari. La sintesi di due interventi sintetici, ma che sono andati alla sostanza del problema: il territorio ha bisogno di creare lavoro, ha bisogno di investimenti non solo pubblici ma anche privati, investimenti questi ultimi che possono arrivare sulla base di una concreta disponibilità delle facilitazioni previste dalle ZLS.
Nessuna critica alle istituzioni, ma una evidente necessità di accelerare i tempi delle procedure: “contando anche su chi, in campo locale nell’ambito del funzionamento dello strumento che governa la portualità livornese, ha operato ad oggi molto e bene”: leggi il segretario generale avvocato Paroli.
Questa precisione di indicazione ad personam, hanno detto Neri e Giani, è il frutto della consapevolezza che la Regione deve affrontare un lavoro tutt’altro che semplice, che richiede competenze tecniche ma anche di relazioni: quelle che ha dimostrato appunto di possedere il segretario generale dell’AdSP come punto di collegamento e di unificazione tra i tanti soggetti che, come appunto Confindustria, Confetra e la stessa AdSP si stanno impegnando per creare lavoro nel comparto che va da Piombino a Marina di Carrara.