TRIESTE – I sottomarini tornano ad essere un elemento importante non solo nell’ambito operativo delle varie Marine Militari, ma anche in quello industriale. Sta facendo davvero notizia l’annuncio dell’alleanza tra Fincantieri ed EDGE Group degli Emirati Arabi per lo sviluppo comune di sottomarini sempre più avanzati, che si avvarranno delle tecnologie già sviluppate dall’alleanza Fincantieri-Leonardo: ne abbiamo già scritto, ma l’impegno di Fincantieri sta facendo il giro del mondo come riflesso di un mutamento delle strategie navali tradizionali. 👤 Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri, ha ricordato recentemente che 🗣️ “il mercato subacqueo vale circa 400 miliardi e rappresenta un nuovo importante dominio”.
L’Italia ha oggi una piccola flotta di 8 sottomarini – di progettazione mista con i tedeschi – ma sta sviluppando a sua volta progetti propri, anche nel campo dei mezzi di soccorso subacqueo per le grandi profondità. Più recente il Ministero della Difesa ha ordinato un’altra coppia di sottomarini su progetto ancora più avanzato, con l’opzione del raddoppio.
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Nell’ambito delle armi subacquee più sofisticate, non va dimenticata la DRASS di Livorno che due anni fa ha stupito il settore presentando un mini-sottomarino estremamente sofisticato, oggi prodotto sia in Italia che in Romania (e forse anche altrove). Il design del Drass DG550 – si può leggere nella relativa presentazione – si basa su di un concetto operativo che rende questa unità estremamente simile ad un sottomarino convenzionale SSK nonostante le sue dimensioni compatte.
L’esclusiva flessibilità del design Drass consente all’utente finale di configurare questo sottomarino per molte missioni che coprono l’intera gamma dedicata a un sottomarino convenzionale.
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