ANCONA – Dragaggi, croce e delizia dei porti italiani, specie in Adriatico. Dall’AdSP locale, si ribadisce che la banchina 26 della darsena commerciale del porto “è sempre stata pienamente operativa e stanno continuando le operazioni di imbarco e sbarco senza problemi di sicurezza della navigazione”.
All’Autorità di Sistema Portuale è stato comunicato il 30 gennaio un problema alla banchina 26 dovuto ad un accumulo di materiale in un punto specifico della banchina che ha interessato due navi di cui solo una con un relativo verbale ufficiale della Commissione accosti. L’AdSP ha già definito un intervento in urgenza che sarà attivato appena concluso la riunione del tavolo tecnico, convocata per lunedì dagli uffici regionali.
In contemporanea, si è chiuso il lavoro di caratterizzazione dei sedimenti dell’intero bacino portuale di Ancona. Appena le Autorità ambientali regionali consegneranno le tabelle conclusive delle caratterizzazioni, verrà definito dall’Autorità di sistema portuale il programma dei dragaggi, con quote differenziate nei diversi specchi acquei dello scalo. Per la banchina 26 è previsto un escavo a -14 metri. Questo intervento verrà avviato appena saranno concesse, è auspicabile in tempi brevi, le autorizzazioni di competenza regionale.
Nel bilancio di previsione 2024, l’AdSP ha infatti già previsto l’escavo per l’adeguamento dei fondali antistanti il primo tratto della banchina rettilinea (4,5 milioni di euro), l’approfondimento dei fondali della banchina 26 e delle altre banchine commerciali (12 milioni di euro).
“La programmazione degli interventi di dragaggio nel porto di Ancona è e rimane priorità dell’Autorità di Sistema Portuale – afferma il presidente Vincenzo Garofalo –. Abbiamo previsto, per questo, i necessari investimenti e stiamo realizzando un’incisiva attività di programmazione e di progettazione che consentirà di definire gli opportuni interventi al miglioramento della navigabilità di tutto lo scalo”.