LIVORNO – Sia ben chiaro, nessuno vuol guastare la festa: né cavalcare i tanti scetticismi che ogni grande opera si tira fatalmente dietro. Però la vicenda del TDT, ovvero il Terminal Darsena Toscana che sembra ormai definitivamente acquisito dal gruppo Grimaldi, qualche perplessità l’ha innescata.
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Cominciamo in chiave positiva: Grimaldi è un operatore serio, è una potenza in svariati campi a livello anche internazionale, non ci sono dubbi che saprà sviluppare ancora di più il lavoro fino ad oggi ben fatto del TDT e del suo manager Marco Mignogna sui contenitori: in più, sfruttando la potenzialità delle aree alla radice del terminal, risolverà – si spera totalmente o quasi – il suo pressante problema di spazi per i traffici ro/ro, ro/pax e specialmente car-carrier. Del resto il potenziale teorico del TDT è di un milione di Teu e oggi ne vengono operati poco meno di 700 mila: vuol dire che le due funzioni, Teu e cargo, possono completarsi senza reciproci sacrifici. A che Luciano Guerrieri, presidente dell’AdSP, dopo aver ribadito che i Teu vanno salvati ha messo la sua firma sull’operazione, chiudendo il quasi generale pianto per il “gran rifiuto” di MSC.
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