TOKYO – A Naka, Giappone, è stato ufficialmente avviato il reattore sperimentale per la fusione nucleare JT-60SA, risultato di una collaborazione scientifica tra l’Unione Europea e il paese asiatico nel contesto dell’accordo Broader Approach. La fusione nucleare, rispetto al tradizionale sistema della fissione, è il sistema – ancora più teorico che pratico, malgrado il JY 60SA – per ottenere energia dal nucleare in modo pulito e con ridottissima quantità di scorie. Secondo gli scienziati, è anche il sistema prossimo futuro più rispettoso dell’ambiente e meno pericoloso per ottenere grandi quantità di energia.
Questo progresso a Nata segna un traguardo significativo per la comunità scientifica e l’industria, avvicinando sempre di più la realizzazione dell’utilizzo dell’energia da fusione, caratterizzata da sicurezza e rispetto per l’ambiente. L’Italia ha contribuito in modo sostanziale a questo progetto attraverso il coinvolgimento del governo, aziende, ENEA, il consorzio RFX, e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).