LIVORNO – Dunque ci hanno fatto allungare il collo per quasi un anno, ma alla fine ci siamo: è arrivato il sospirato OK alla valutazione di impatto ambientale (VIA) della Darsena Europa.
Dalla Commissione Nazionale del Ministero dell’Ambiente l’OK è arrivato lunedì scorso, sia pure con un addendum di prescrizioni. Il passaggio – ricorda l’AdSP – deve ancora essere formalizzato con la pubblicazione dell’apposito decreto e l’invio alle strutture competenti del Ministero delle Infrastrutture, cui competono le ultime valutazioni: “ma si tratta pur sempre di una tappa importante per un’opera per la quale potrebbero presto essere avviati i primi lavori”.
🗣️ «Non conosciamo il quadro prescrittivo, siamo in attesa di riceverlo. Va detto però che con l’approvazione dei giorni scorsi il progetto giunge comunque ad un importante giro di boa, e punta così in un’unica direzione: l’avvio della fase realizzativa di un’opera attesa da decenni da tutti gli operatori economici che gravitano intorno al porto» ha detto a caldo il commissario dell’opera, 👤 Luciano Guerrieri.
🗣️ «Devo ringraziare sin da ora per l’ottimo lavoro svolto – ha detto ancora Guerrieri – tutta la struttura commissariale, a cominciare dalla vice commissaria Roberta Macii e dal dirigente tecnico Enrico Pribaz, che hanno seguito passo dopo passo il lungo iter amministrativo. Un grazie anche al ministro e al vice ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e Edoardo Rixi, per il supporto ricevuto. Del pari, rivolgo i più sentiti ringraziamenti al ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin».
*
Come noto il progetto prevede, nella prima fase, la realizzazione delle opere pubbliche: verrà costruita una diga foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e la nuova Diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita). Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento.
Gli interventi di dragaggio sono finalizzati all’imbasamento delle nuove opere, all’approfondimento dei fondali del canale di accesso e alla realizzazione dei bacini e delle darsene interne.
Complessivamente verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti, che verranno escavati per portare i fondali all’ingresso del canale di accesso della Darsena a -20 metri e a -17/-16 metri negli specchi acquei (predisposti per raggiungere i -20). Il materiale da escavo verrà riversato nelle nuove casse di colmata, che andranno a diventare, nella una seconda fase del progetto, il futuro terminal ro-ro.
Durante il completamento delle opere pubbliche saranno avviate le procedure di assegnazione per la realizzazione e gestione del terminal container, che avrà una banchina di 1,2 km e tutte le dotazioni necessarie per ospitare le navi di ultima generazione.