ROMA – Accelerare il rinnovo del parco circolante: in Italia quasi 4 auto su 10 (39%) hanno più di 15 anni d’età; consentire l’uso in sicurezza dei veicoli con sistemi avanzati di assistenza alla guida e favorire l’introduzione dei veicoli a guida automatica, digitalizzando le infrastrutture e adeguando manti e segnaletica stradale; accelerare il processo normativo che abilita l’uso di veicoli con sistemi avanzati di guida autonoma; integrare i percorsi formativi dei giovani, con moduli relativi all’uso dei sistemi di assistenza alla guida; promuovere campagne informative sui benefici dei sistemi di assistenza alla guida e analisi specialistiche per evidenziare l’eventuale impatto sugli incidenti stradali delle dotazioni di assistenza alla guida e guida automatica.
Sono questi – secondo “L’AUTO DI DOMANI: sicura, sostenibile e accessibile”, ovvero il Rapporto della Fondazione Caracciolo, presentato a Roma alla 76esima “Conferenza del Traffico e della Circolazione” – i sei punti imprescindibili per far sì che, anche in Italia, automazione ed elettrificazione possano rivoluzionare la mobilità, rendendola più sicura, più efficiente e più verde.
Sei anche i passi necessari per affrontare, in modo eco-razionale, il percorso verso l’auspicato azzeramento delle emissioni di gas serra: coprire, con fonti rinnovabili, la crescente domanda di energia elettrica, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili; affrontare – in modo tecnologicamente neutro – il tema dei carburanti “alternativi”, valutando, congiuntamente, coefficiente emissivo e di efficienza; cogliere i progressi della chimica delle batterie e valorizzarne il potenziale di accumulo per le fasi di sovrapproduzione rinnovabile; valutare, nelle politiche di sostegno al rinnovo, tutte le opzioni che consentono di traguardare in modo razionale, gli obiettivi di riduzione dell’impatto carbonico; incentivare i comportamenti di acquisto e guida sostenibile delle auto, utilizzando le possibilità offerte dalle tecnologie disponibili; introdurre nei corsi per l’acquisizione della patente di guida gli elementi essenziali sui diversi sistemi di alimentazione ed i relativi motori.
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Le nuove tecnologie – sempre secondo il rapporto – possono offrire un contributo determinante in materia di sicurezza stradale, soprattutto in considerazione del fatto che, nel nostro Paese, l’errore umano è responsabile di circa il 90% degli incidenti stradali. Analizzando le medie Aci-Istat sull’incidentalità stradale degli ultimi 10 anni, in Italia, i moderni sistemi di sicurezza avrebbero potuto evitare il 28% degli incidenti frontali, il 21% di quelli laterali e l’11% di incidenti che coinvolgono i pedoni.
Nei prossimi 15 anni, secondo la Commissione Europea, i sempre più evoluti sistemi di assistenza alla guida (ADAS), e le funzionalità più avanzate di guida autonoma, potranno salvare oltre 25mila vite ed evitare almeno 140mila lesioni gravi.
Nel nostro Paese, tuttavia, possono circolare solo auto con sistemi di automazione di livello 1 e 2. La normativa attuale, infatti, non consente ancora l’ingresso sul mercato di mezzi con guida autonoma di livello superiore e le infrastrutture stradali non sono ancora adeguate ai requisiti dei sistemi parzialmente autonomi.