Il terminal TDT a Grimaldi?

Luciano Guerrieri

ROMA – Siamo ancora alle voci, ma questa volta sembra che ci sia anche la sostanza: la lunga e tormentata vicenda della vendita del Terminal Darsena Toscana (TDT) – da due anni in mano al GIP con il chairman Stephen Nelson e il ceo Giulio Schenone – starebbe approdando all’arrivo. Ad acquistare, si dice per una cifra tra i 70 e gli 80 milioni di euro, sarebbe l’ala terminalista del gruppo Grimaldi, da anni alla ricerca di maggiori spazi e più banchina nel porto di Livorno.

La trattativa sarebbe arrivata domenica scorsa a conclusione a Roma, con l’accordo tra le parti. Rimarrebbe ovviamente da definire ancora tutta la parte formale e burocratica, perché l’operazione dovrà necessariamente passare per l’approvazione dell’Antitrust, come già avvenne quando si era proposto come acquirente il TIL, braccio terminalista del colosso MSC. L’operazione MSC fu come noto bocciata dall’Antitrust, con la giustificazione che si minacciava un abuso di posizione dominante, essendo MSC già nell’altro importante terminal container, il Lorenzini &C. Anche Grimaldi ha il suo radicamento su Livorno ma in termini diversi, nell’alleanza con il gruppo Neri sulle varie dislocazioni. Tutto ancora, in definitiva, da valutare nei suoi sviluppi, visto che il terminal oggi è esclusivamente specialista nei contenitori mentre Grimaldi è notoriamente interessato a sviluppare anche il ro/ro, ro/pax e car/carrier: e da valutare ovviamente anche nei tempi, che potrebbero anche non essere immediati.

Se l’operazione ci sarà, come sembra, si apriranno anche prospettive nuove per la sospirata e futuribile Darsena Europa, la cui concreta realizzazione oggi è appesa alla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) del Ministero competente, attesa entro il lunedì 11 dicembre. Prospettive che investiranno l’intero porto commerciale e nella sostanza l’intero porto di Livorno.

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